Formula 1, Vettel domina ma Hamilton vince il Gran Premio del Canada

 I commissari penalizzano di 5 secondi sul tempo totale di gara il tedesco della Ferrari, reo di essere rientrato in pista in modo pericoloso dopo la prima chicane, non lasciando spazio ad Hamilton. Le immagini dimostrano la perdita di grip al posteriore della Rossa di Maranello, ma non basta a scagionare il pilota teutonico, retrocesso in seconda posizione. Terzo Leclerc. A Bottas il punto addizionale per il giro veloce. Polemiche e fischi nel post gara.
Mancanza di buon senso e uccisione dello spettacolo.
Saranno due concetti duri, ma descrivono a meraviglia il risultato di un Gran Premio del Canada quanto mai ricco di polemiche.
La FIA dovrà spiegare il perché di una simile decisione, che ha stroncato sul più bello una corsa appassionante e sul filo dei millesimi tra i due rivali di sempre: Lewis Hamilton e Sebastian Vettel.

Il tedesco, poleman di giornata, parte bene, conservando la prima posizione, mentre il britannico viene attaccato all’interno dall’altra Ferrari, quella di Charles Leclerc, costretto ad alzare il piede dall’acceleratore in curva uno per evitare il contatto.
Buono lo spunto di Daniel Ricciardo, quarto sulla griglia di partenza, mentre Valtteri Bottas e Max Verstappen non riescono ad approfittare del via per guadagnare posizioni, con il finlandese della Mercedes che ne perde addirittura una.
Sfortunato Alexander Albon, con la Toro Rosso costretta al rientro ai box per il cambio dell’ala anteriore a seguito di un contatto alla prima curva.
Nei giri precedenti alla sosta, il ritmo dei primi tre è strepitoso e quasi paritario, con Vettel che riesce a prendersi fino a due secondi e mezzo di vantaggio su Hamilton, mentre Leclerc è leggermente meno costante nel ritmo.
Il primo sussulto si ha al giro 9. La McLaren di Lando Norris si danneggia sul rettilineo prima dell’ultima chicane: cede la sospensione posteriore destra.
La macchina viene parcheggiata all’esterno della corsia dei box e non viene ritenuto necessario l’intervento della Safety Car, entrata in ben 11 occasioni nei 20 GP del Canada precedenti a quello odierno.
La gara prosegue ed è la Ferrari a fare la prima mossa, passando al “piano B” e richiamando ai box Vettel per mondare gomme hard.
La Mercedes, invece, aspetta qualche giro di troppo prima di fermare Hamilton che, dopo la sosta, rientrerà a quasi cinque secondi dalla Rossa di Maranello.
La scuderia italiana, però, commette lo stesso errore del team rivale con Leclerc, che al momento del rientro in pista vede il suo distacco dalla coppia di testa triplicato: 12 secondi.
Hamilton con gomme dure inizia a volare, mettendo in fila una serie di giri record che assottigliano il gap dal pilota tedesco in maniera sensibile, fino ad entrare in zona DRS, ovvero sotto il secondo di distacco.
Alle loro spalle, Ricciardo e Bottas innescano un bel duello ravvicinato, con l’australiano assolutamente restio a cedere la posizione allo scandinavo. Il sorpasso avverrà solo dopo 7 giri.
Nel frattempo davanti è lotta vera, con Hamilton così nervoso da portare spesso la sua Mercedes al bloccaggio dell’anteriore sinistra al tornantino prima del lungo rettilineo del circuito, ma l’attacco tarda ad arrivare.
Il colpo di scena è dietro l’angolo. Vettel perde per una frazione di secondo il controllo della sua Ferrari in ingresso della prima chicane ed esce da curva 4 con il posteriore che scodinzola a causa dell’erba rimasta sugli pneumatici.
Il tedesco è così costretto ad allargarsi verso il muro, dove nel frattempo stava passando Hamilton, costretto ad alzare il piede dall’acceleratore per evitare il contatto.
Dal box delle Frecce d’Argento arriva subito la richiesta di investigazione alla FIA per il rientro pericoloso del ferrarista in pista.
La Federazione riesamina più volte le immagini dopo aver messo i due piloti sotto inchiesta e la decisione arriva solo al giro 57, ovvero a 23 tornate dal termine: 5 secondi di penalità inflitti a Vettel da scontare o ai box, in caso di ulteriore sosta che non avverrà, o sul tempo totale di gara.
Una sanzione che fa infuriare gli uomini in rosso, mentre Hamilton può tranquillamente gestire la macchina, per quanto nel finale chieda più potenza al team per tentare di passare il leader in gara, cosa che non gli riuscirà.
C’è un precedente significativo risalente al 2016. Monaco, pista bagnata. Hamilton davanti e Ricciardo nei suoi tubi di scarico. Il britannico non riesce a percorrere la chicane dopo il tunnel, tagliandola, e nell’accelerare perde per un attimo il posteriore andando quasi a spingere l’inseguitore a muro. Stessa dinamica, decisioni differenti. In quel caso, infatti, i commissari non sanzionarono l’inglese.
Alle loro spalle, Leclerc inanella una serie di giri veloci che lo portano a soli 6 secondi dal duo di testa.
Hamilton taglia il traguardo per secondo, ma vince il Gran Premio del Canada.
Vettel, secondo, non porta la vettura sotto al podio ed evita le operazioni di peso, recandosi dai commissari per chiedere spiegazioni. Alla fine, il tedesco viene convinto ad andare sul palco per la premiazione, ma prima di salire scambia i cartelli che indicano le posizioni finali davanti alle prime tre macchine, mettendo quello del secondo posto di fronte alla Mercedes di Hamilton.
Il britannico prova a sancire la pace chiedendo al rivale di salire insieme su gradino più alto del podio, ma il ferrarista scende praticamente subito e nell’intervista post premiazione chiede al pubblico di non contestare il 5 volte campione del mondo, sommerso dai fischi, ma la decisione della federazione.
Chiudono la zona punti Bottas, quarto e autore del giro veloce che gli assegna il punto addizionale, Verstappen, quinto e ultimo pilota a pieni giri, le Renault di Ricciardo e Hulkenberg, rispettivamente sesto e settimo, la Red Bull di Pierre Gasly, ottavo, la Racing Point di Lance Stroll, nono, e la Toro Rosso di Dani Kvyat, decimo.
Si sono ritirati Albon e Norris, rispettivamente su Toro Rosso e McLaren.
In classifica iridata, Hamilton allunga sugli inseguitori, mentre Vettel accorcia sulla seconda posizione occupata da Bottas.
Nella graduatoria riservata ai costruttori, la Mercedes guadagna ulteriormente sulla Ferrari.
Prossimo appuntamento con il circus della Formula 1 è tra due settimane con il Gran Premio di Francia.
Lo spegnimento dei semafori sul circuito Paul Ricard è previsto per le ore 15:10 di domenica 23 giugno 2019.
La gara sarà trasmessa in diretta esclusiva su Sky al canale Sky Sport F1 (canale 207 del satellite).
Per gli abbonati alla piattaforma satellitare, il Gran Premio sarà visibile anche in Streaming attraverso l’applicazione SkyGo.

Ordine d’arrivo Gran Premio del Canada

Pos Pilota (Scuderia) Distacco Pti
1 Hamilton (Mercedes) 1:29:07:084 25
2 Vettel (Ferrari)
+3:658 18
3 Leclerc (Ferrari) +4:696 15
4 Bottas (Mercedes)
+51:043 12 + 1
5 Verstappen (Red Bull)
+57:655
10
6 Ricciardo (Renault) + 1 Giro
8
7 Hulkenberg (Renault) + 1 Giro 6
8 Gasly (Red Bull) + 1 Giro 4
9 Stroll (Racing Point)
+ 1 Giro 2
10 Kvyat (Toro Rosso)
+ 1 Giro 1
11 Sainz (McLaren)
+ 1 Giro 0
12 Perez (Racing Point)
+ 1 Giro 0
13 Giovinazzi (Alfa Romeo)
+ 1 Giro
0
14 Grosjean (Haas)
+ 1 Giro 0
15 Raikkonen (Alfa Romeo)
+ 1 Giro 0
16 Russel (Williams)
+ 2 Giri 0
17 Magnussen (Haas) + 2 Giri 0
18 Kubica (Williams)
+ 3 Giri
0
19 Albon (Toro Rosso)
Ritirato
0
20 Norris (McLaren)
Ritirato 0

Classifica Mondiale Piloti F1

Pos Pilota (Scuderia) Punti (Differenza)
1 Hamilton (Mercedes) 162
2 Bottas (Mercedes) 133 (-29)
3 Vettel (Ferrari)
100 (-62)
4 Verstappen (Red Bull)
88 (-74)
5 Leclerc (Ferrari)
72 (-90)
6 Gasly (Red Bull) 36 (-126)
7 Sainz (McLaren) 18 (-144)
8 Ricciardo (Renault)
16 (-146)
9 Magnussen (Haas) 14 (-148)
10 Perez (Racing Point) 13 (-149)
11 Raikkonen (Alfa Romeo)
13 (-149)
12 Hulkenberg (Renault)
12 (-150)
13 Norris (McLaren) 12 (-150)
14 Kvyat (Toro Rosso)
10 (-152)
15 Albon (Toro Rosso)
7 (-155)
16 Stroll (Racing Point)
6 (-156)
17 Grosjean (Haas)
2 (-160)
18 Giovinazzi (Alfa Romeo)
0 (-162)
19 Kubica (Williams)
0 (-162)
20 Russell (Williams)
0 (-162)

Classifica Mondiale Costruttori F1

Pos Scuderia Punti (Differenza)
1 Mercedes 295 (0)
2 Ferrari  172 (-123)
3 Red Bull 124 (-171)
4 McLaren 30 (-265)
5 Renault 28 (-267)
6 Racing Point 19 (-276)
7 Toro Rosso
17 (-278)
8 Haas)
16 (-279)
9 Alfa Romeo Racing
13 (-282)
10 Williams 0 (-295)

Redazione

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