Serie A, le pagelle di Roma-SPAL

 I ferraresi vanno in vantaggio con Petagna su rigore, ma durano 60 minuti. I giallorossi la riacciuffano con l’autogol di Tomovic e la chiudono con Perotti dal dischetto e Mkhitaryan nel finale. Si riscatta Florenzi, bene Pellegrini. Dzeko lavoratore. Pessima la retroguardia di Semplici che ora traballa. Giua bene sui rigori.
La pazienza è la virtù dei forti.
Anche quando le cose sembrano non girare, il pallone non voler entrare e addirittura ti vedi gli avversari passare in vantaggio, invece di scoraggiarti alzi la testa e ribalti il risultato.

Questo è l’atteggiamento visto nel secondo tempo da parte della Roma, che sotto all’intervallo 0-1, vince 3-1.
I padroni di casa partono bene, creando con Edin Dzeko e Diego Perotti il primo pericolo per Etrit Berisha. Peccato che entrambi non riescano a deviare il pallone in rete da ottima posizione.
Il bosniaco ci riprova dal limite, con il destro che finisce fuori di poco, complice la deviazione di un difensore della SPAL non ravvisata dal direttore di gara.
Gli ospiti provano a farsi vedere con Andrea Petagna, che impegna Pau Lopez con un bel diagonale.
Lo stesso centravanti, poi, si incarica di battere il calcio di rigore decretato dall’arbitro Antonio Giua per fallo di Aleksandar Kolarov su Thiago Cionek. Il serbo cincischia con il pallone su un rinvio corto del proprio portiere, permettendo all’avversario di prendere la sfera e farsi atterrare.
Petagna gela Pau Lopez e fa 0-1.
Ad inizio ripresa, i capitolini cambiano passo e pareggiano subito il match grazie al tiro di Lorenzo Pellegrini, che trova la deviazione sfortunosa di Nenad Tomovic nella propria porta. Autogol e 1-1.
Gli uomini di Leonardo Semplici (all.re SPAL) abbassano il baricentro, e i giallorossi arrivano più volte alla conclusione, spesso dalla distanza.
Al 65esimo, poi, l’episodio che cambia le sorti della partita. Dzeko viene scalciato da Francesco Vicari in area di rigore e per Giua non ci sono dubbi. Penalty. Dal dischetto Perotti è un cecchino e fa 2-1.
Nel finale, dopo un buon momento per la SPAL, arriva il gol che chiude i giochi. Alessandro Florenzi dialoga con Pellegrini e mette in mezzo un pallone solo da spingere in rete. A farlo ci pensa Enrikh Mkhitaryan.
Allo Stadio Olimpico finisce 3-1. La Roma si rimette in corsa per la Champions League, i biancazzurri restano sempre più ultimi in classifica.
Pagelle Roma:
Pau Lopez 6.5: Strepitoso nel salvare il risultato su Petagna nel primo tempo, deviandone un diagonale più che spinoso. Sul rigore non può nulla. Nella ripresa si fa trovare attento in ogni circostanza, spesso facendo ripartire l’azione con i suoi lanci da playmaker.
Florenzi 6.5: Fonseca gli ha dato fiducia nonostante la prova negativa contro il Wolfsberger e il capitano ha risposto presente. Buone le diagonali difensive, nonostante i maggiori pericoli del primo tempo vengano dalla sua parte, così come le discese sulla destra. Perfetto l’assist per Mkhitaryan nel finale, con l’armeno che deve solo spingere il pallone in rete.
Fazio 5.5: Non è impegnato più di tanto, ma quando Petagna va in accelerazione il Comandante soffre oltre misura. Si veda, ad esempio, l’azione che porta il gigante di Gorizia a far intervenire Pau Lopez con un bel diagonale.
Cetin 6.5: Commette una sola sbavatura in difesa, senza conseguenze. Per il resto, il turco scala la classifica delle gerarchie, superando definitivamente Juan Jesus e, forse, anche Fazio come terza scelta dopo Mancini e Smalling. Buona anche l’incursione di testa su calcio d’angolo, con cui sfiora la rete nel primo tempo, così come un paio di chiusure nella ripresa.
Veretout 6.5: Lo abbiamo visto correre così anche a Milano e contro il Wolfsberger, con la differenza che stasera è tornata anche la qualità in fase di costruzione e interdizione. Belli i recuperi a tutto campo, specialmente in rimonta nella propria trequarti.
Diawara 6.5: Qualche sbavatura a inizio partita, ma con il passare dei minuti il coraggio dell’ex Napoli cresce, sia negli interventi sia in fase di ripartenza. Finalmente lo si vede anche concludere a rete, ma manca ancora quel pizzico di fame in più che ne decreterebbe la crescita definitiva.
Zaniolo 6: Una partita a sprazzi ma nel complesso sufficiente. Dal talento ex Inter ci si aspetta sempre molto, dato lo strapotere fisico e le qualità nel giocare il pallone. Parte alla grande, cavalcando sulla destra e mettendo dopo qualche secondo di partita un pallone d’oro che ne Dzeko, ne Perotti riescono a trasformare in gol. Soffre la marcatura asfissiante di Igor, ma nella ripresa va vicino alla marcatura, sbattendo solo su Berisha.
Pellegrini 6.5: Una delizia per gli occhi quando tocca il pallone. Stop a seguire, passaggi di prima e visione di gioco da chi ne sa molto di calcio. Bello il tiro di controbalzo che impegna Berisha, nonostante l’azione venga annullata per un fuorigioco precedente. Nella ripresa ringrazia Tomovic che trasforma in gol un suo tiro dal limite. Dialoga con Florenzi, innescando il capitano nell’azione del 3-1.
Perotti 7: La gamba sembra tornata quella dei tempi migliori. L’argentino salta gli avversari con velocità disarmante, vincendo quasi la totalità dei duelli uno contro uno. Nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi, sfiorando il gol dopo pochi secondi insieme a Dzeko. Nella ripresa completa la rimonta romanista freddando Berisha alla sua maniera dal dischetto.
Dzeko 6.5: Un voto che premia più il suo lavoro da fantasista che da centravanti. Davanti alla porta non riesce ad essere concreto come in altre occasioni, vedasi il gol divorato dopo un minuto di gara. Il bosniaco, però, si va a prendere spesso il pallone nella propria trequarti, permettendo alla squadra di salire e imbastire la manovra offensiva. Vince gran parte dei duelli aerei a centrocampo, facendo da sponda per i compagni. Nella ripresa si guadagna il rigore che porta in vantaggio i suoi.
Mkhitaryan (dal 79esimo) 6.5: Entra al posto di Perotti e trova la via della rete chiudendo la partita.
Kalinic (dall’88esimo) S.V: Qualche minuto per riassaporare il campo e far rifiatare Dzeko.
Fonseca 6.5: Aveva detto di essere deluso dall’approccio al match di giovedì, oggi più che positivo. La squadra ha corso bene già nel primo tempo, poi è mancata un po’ di attenzione in difesa. Nel secondo tempo, invece, a seguito dell’ennesima strigliata negli spogliatoi, i suoi uomini hanno aumentato il pressing e la velocità della manovra. L’autogol di Tomovic ha sbloccato mentalmente la Roma che poi ha trovato altri due gol, concedendo poco o nulla all’avversario. Ora ci sono 5 giorni per prepararsi al meglio all’ultima sfida del 2019, nella trasferta di Firenze contro la Fiorentina di venerdì sera.
Pagelle SPAL: Berisha 6; Tomovic 4.5, Vicari 5, Felipe 5; Cionek 6, Murgia 5, Missiroli 4.5, Valoti 5.5, Igor 5.5; Petagna 6, Paloschi 5.
Subentrati: Tunjov S.V; Jankovic S.V; Floccari S.V.
Allenatore: Leonardo Semplici 6.
Arbitro: Antonio Giua 6. Inizio difficile per il direttore di gara di Olbia, che non ravvede una deviazione netta sul tiro di Dzeko, concedendo rimessa dal fondo invece che corner. Errato non concedere calcio di punizione dal limite alla Roma per una trattenuta su Dzeko giudicata regolare. Corretti entrambi i rigori. Kolarov sgambetta Cionek in area, mentre Vicari colpisce la caviglia di Dzeko nei sedici metri.
Giusto convalidare il gol di Mkhitaryan. L’armeno è dietro la linea del pallone sul cross rasoterra di Florenzi, che a sua volta parte in posizione regolare. Giusto ammonire Jankovic per simulazione: il giocatore della SPAL accentua la caduta a seguito di una presunta spallata di Fazio. Giusto, infine, non concedere rigore ai ferraresi per l’intervento di Kolarov su Paloschi. Il VAR conferma la decisione del direttore di gara.

Redazione

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