Teatro Belli: gli spettacoli della stagione 2020-21 on demand sul sito

Teatro Belli: gli spettacoli della stagione 2020-21 on demand sul sito

A seguito degli ottimi riscontri ottenuti dal Teatro Belli nella stagione 2020/2021,  svoltasi giocoforza in streaming a causa delle limitazioni imposte dall’emergenza     Covid, abbiamo deciso di rendere disponibile, a partire dal 5 aprile 2021, buona parte del nostro programma in modalità on demand sul sito del teatro. È il nostro modo di ringraziare il pubblico per il sostegno dimostratoci in un periodo particolarmente     difficile per gli spettacoli dal vivo, permettendo a chiunque non lo abbia ancora fatto, di assistere, sebbene a distanza, a nove delle nostre più riuscite rappresentazioni. Tutto ciò nella speranza di tornare quanto prima a vedere quello stesso pubblico      affollare fisicamente la sala del Teatro Belli.

Si va dall’omaggio a Frida Kahlo e a Chavela Vargas di VIVA LA VIDA!, viaggio    poetico e visionario che, intrecciando musica e teatro, ci conduce nella vita di una   delle figure più carismatiche della cultura messicanaa IL SOGNO DI IPAZIA, in cui si racconta l’ultimo giorno della matematica e astronoma Ipazia di Alessandria. Dal suo risveglio al mattino, seguito dall’uscita di casa per recarsi alla sua scuola, sino   all’aggressione e alla morte.  A chiudere idealmente una trilogia dedicata a donne   geniali  ma dal destino segnato da un ineluttabile senso di tragedia (tutte interpretate da Francesca Bianco), c’è la scrittrice IRENE NEMIROVSKY, protagonista            dell’ omonimo spettacolo scritto da Alberto Bassetti e Massimo Vincenzi. Il racconto di una vita che è già di per sé un romanzo. La storia vibrante ed emozionante di una grande   scrittrice che, fuggendo verso la libertà, trova la morte sotto l’assurda e   brutale follia dell’Olocausto. Si cambia decisamente genere e argomento con il     DOCTOR FAUSTUS di Christopher Marlowe, uno dei miti più longevi e fecondi della cultura occidentale, in una nuova versione teatrale che vede protagonisti, nei panni di Faust e Mefistofele, due grandi della scena italiana: Edoardo Siravo e Antonio Salines. Un altro mito è quello di Apollo e Dafne, proiettato nell’Italia della speculazione edilizia degli anni 60 in CHI RUBA UN PIEDE E’ FORTUNATO IN AMORE di Dario Fo. Tra le chicche del cartellone della stagione 2020-2021 c’è senz’altro CATTIVI E            CATTIVISSIMI, una galleria di villain shakespeariani che, per una sera, diventano protagonisti assoluti e prendono vita in scena attraverso un monologo ideato da Luigi Lunari e recitato da Antonio Salines. Non solo quelli classici, come il deforme e      sanguinario  Riccardo III, il traditore Macbeth e la sua consorte o Enrico V, ma anche i cattivi oltre ogni limite come il malvagio Aron del Tito Andronico. A un anno dalla scomparsa    dell’autore e giornalista Massimo Vincenzi, gli rendiamo omaggio anche con la sua versione del MOBY DICK di Herman Melville, in cui, piuttosto che il       giovane marinaio Ismaele, è lo stesso capitano Achab a raccontarci della sua caccia alla mitica creatura marina, che in questa ricerca simbolica e inafferrabile, potrebbe essere, in una proiezione  metaforica di significati, l’idea stessa di Dio. Per  concludere due spettacoli ai quali  siamo particolarmente legati. Il primo è POCO PIU’ POCO MENO di Aldo Nicolaj, che doveva andare in scena lo scorso anno per il centenario della nascita del drammaturgo di Fossano e che racconta di una donna che ha perso la memoria e, forte e fragile,  ironica e vulnerabile, cerca di ricostruire la propria vita. Nel raccontare se stessa, in uno spazio che potrebbe forse essere un ospedale         psichiatrico o semplicemente un luogo della mente, la donna finisce per   raccontare in modo universale l’intera condizione femminile. Il secondo è LA VERSIONE DI     BARNEY,  altra rilettura del compianto Massimo Vincenzi, questa volta del capolavoro omonimo di Mordecai Richler, con Antonio Salines nell’iconico ruolo di Barney         Panofsky. Scritto nel 2006 e andato in scena per la prima volta nel 2011, lo spettacolo è stato replicato in tutta Italia per tre anni con un grandissimo successo sia di       pubblico che di critica.

Manuela Rella

Manuela Rella

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