Italia, Sant’Egidio: “piu’ poveri, ma anche piu’ soli. Costi della vita improponibili 1 persona su 10 in condizioni di povertà assoluta”

Italia, Sant’Egidio: “piu’ poveri, ma anche piu’ soli. Costi della vita improponibili 1 persona su 10 in condizioni di povertà assoluta”

 Il numero di persone in difficoltà economica ha raggiunto livelli mai registrati negli ultimi dieci anni. Oggi, circa 5.7 milioni di persone, pari al 9.7% della popolazione italiana, vivono in povertà assoluta, mentre oltre un milione di bambini soffrono di gravi privazioni economiche. L’aumento costante dei prezzi, unito al ristagno dei salari, rende sempre più arduo affrontare le spese quotidiane. La crisi energetica e il peso delle bollette stanno ulteriormente peggiorando le condizioni di chi già vive una situazione precaria, rendendo estremamente difficile soddisfare i bisogni primari.

A tracciare il quadro allarmante della situazione attuale è la Comunità di Sant’Egidio che quotidianamente sostiene i più fragili e che dal 1982 è al loro fianco anche il 25 dicembre, donando un pranzo di Natale conviviale nella basilica di Santa Maria in Trastevere a Roma e con tante altre iniziative in Italia e nel mondo. Lo scorso anno a Natale la Comunità di Sant’Egidio ha sostenuto complessivamente circa 80mila persone in Italia e 240mila nel mondo. «Quest’anno il nostro obiettivo è quello di accogliere più di 80mila persone in oltre 100 città italiane e 250mila in Europa, Africa, Asia e America Latina. Un’unica tavola che unisce volontari e chi vive in situazioni di difficoltà, in un pranzo dove chi dona e chi riceve si incontrano in un clima di condivisione», ha spiegato il presidente della Comunità di Sant’Egidio Marco Impagliazzo, in occasione della presentazione del tradizionale pranzo di Natale 2024, della nuova guida per chi vive in strada “Dove mangiare, dormire, lavarsi” e della campagna solidale “Aggiungi un posto a tavola”, a cui tutti possono partecipare donando con sms o chiamata da rete fissa al numero 45586, attivo fino al 29 dicembre.

Il Pranzo di Natale rappresenta il culmine di un’amicizia che dura tutto l’anno, come ha ricordato – Papa Francesco durante una visita alla Comunità di Sant’Egidio – l’audacia non è il coraggio di un giorno ma la pazienza di una missione, una missione che Sant’Egidio vuole portare avanti per cambiare il mondo con la solidarietà̀, l’incontro e l’integrazione. Questo straordinario gesto di solidarietà è reso possibile grazie all’impegno quotidiano di migliaia di volontari che offrono aiuto a chi ne ha più bisogno.

Uno dei principali ostacoli che le persone fragili devono affrontare – ha dichiarato Marco Impagliazzo – è di natura economica e abitativa. Il costo degli affitti è altissimo, rendendo estremamente difficile per molte famiglie e anziani accedere a una casa. Inoltre, le fasce più povere, specialmente gli anziani, incontrano difficoltà nell’interfacciarsi con i servizi pubblici e privati. Questa situazione è spesso aggravata dall’analfabetismo digitale, che impedisce loro di utilizzare strumenti tecnologici ormai essenziali per accedere a informazioni, servizi sanitari, sociali e amministrativi. La burocrazia, già complessa, diventa così una barriera insormontabile per chi non dispone di competenze digitali adeguate. Infine, si registra una mancanza significativa di luoghi di supporto integrati. Questi spazi sono essenziali per fornire assistenza concreta alle persone in difficoltà, ma sono spesso insufficienti o inesistenti. La creazione di centri di prossimità potrebbe rappresentare una soluzione efficace per garantire un aiuto immediato e personalizzato a chi ne ha bisogno, contribuendo a colmare le lacune del sistema attuale”.

LA POVERTÀ AUMENTA ANCHE FRA CHI HA UN LAVORO. Tra gli italiani con gravi difficoltà economiche anche molti lavoratori che, nonostante l’occupazione, non riescono a mantenere standard di vita adeguati a causa dei bassi salari e dell’aumento del costo della vita. Tra chi è in condizioni di povertà assoluta, c’è anche un 16.5% di famiglie che hanno come persona di riferimento un operaio (lo scorso anno la quota era del 14.7%) e negli ultimi 10 anni, il potere d’acquisto delle retribuzioni lorde italiane è diminuito del 4,5%.

Secondo l’ultima rilevazione Istat, nel 2023 la povertà assoluta in Italia ha coinvolto il 9.8% della popolazione, equivalente a circa 5.7 milioni di persone. Un dato significativo è l’incremento della povertà tra i lavoratori, sia dipendenti che autonomi, un aspetto che mette in evidenza come il lavoro non sia più una garanzia contro la difficoltà economica. Questo fenomeno è legato all’inflazione elevata (+5.9% l’indice armonizzato dei prezzi al consumo) che ha colpito in modo sproporzionato le famiglie a basso reddito. Nonostante un aumento degli occupati (+2,1% rispetto all’anno precedente), i redditi non hanno compensato il costo crescente dei beni essenziali, mettendo molte famiglie in difficoltà. 

Nel 2023, la povertà assoluta in Italia si conferma stabile rispetto al 2022, ma con alcuni segnali preoccupanti. Le famiglie numerose rimangono le più colpite e la presenza di figli under 18 aumenta il rischio. Il tasso di povertà assoluta tra i minori è salito al 14%, coinvolgendo 1,3 milioni di bambini, il valore più alto dal 2014.

PIÙ SOLIDARIETÀ PER RISPONDERE AL CRESCENTE BISOGNO DI AIUTO. Anche il 2024 è stato segnato dalle pesanti ripercussioni economiche e sociali di numerosi conflitti in corso e sono sempre di più le famiglie che vivono in una situazione di incertezza. Sant’Egidio per rispondere all’aumento del disagio ha intensificato il proprio impegno a favore delle persone più bisognose, raggiungendo nell’ultimo anno 40mila persone, di cui 20mila nella sola Roma. Nel 2024 sono stati distribuiti 250mila pacchi alimentari, di cui 120mila nella sola Roma, e sono aumentati i centri di distribuzione alimentare, che attualmentesi trovano in 35 città italiane. A Roma i luoghi di distribuzione, chiamati Case dell’Amicizia perché oltre all’aiuto concreto forniscono anche ascolto e informazioni, sono passati dai tre iniziali a 28, a Genova da quattro a 10. A raccontare la difficile situazione sono anche i 120mila pasti serviti quest’anno nelle mense di Roma, Genova, Novara, Frosinone e Lucca: il doppio rispetto agli anni pre-pandemia. Inoltre, sono stati 200mila i pasti distribuiti in un anno nelle cene itineranti in tante città, da Padova a Catania, da Torino a Napoli. Oltre 60mila i capi di abbigliamento donati a chi aveva bisogno. Sant’Egidio ha aiutato anche molte persone senza dimora, anziane o con disabilità che hanno chiesto aiuto: solo a Roma, oltre mille persone hanno usufruito delle convivenze avviate negli anni recenti.

A NATALE AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA”: INSIEME PER NON LASCIARE INDIETRO NESSUNO. Le attività di Sant’Egidio per non lasciare indietro nessuno comprendono anche la campagna solidale “A Natale aggiungi un posto a tavola”, grazie alla collaborazione delle compagnie telefoniche, di Rai, Mediaset, Sky, La7 e al sostegno di tanti, a cominciare dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio. Per regalare alle persone più fragili un pranzo degno del 25 dicembre, con un pasto abbondante, un dono e il calore di una casa, tutti possono contribuire, inviando un sms o chiamando da rete fissa il numero 45586, fino al 29 dicembre. Era il Natale 1982 quando, per la prima volta, alcuni poveri furono accolti nella basilica di Santa Maria in Trastevere. Da allora, il banchetto si è allargato e ogni anno coinvolge circa 80mila persone in Italia e 250mila nel mondo.Diversi sono i luoghi dove si apparecchia il pranzo: chiese, case, scuole, ma anche istituti per anziani, carceri e ospedali. A consentire la capillare attività di Sant’Egidio sono le migliaia di volontari che ogni giorno si dedicano alle persone più fragili.

“DOVE MANGIARE, DORMIRE, LAVARSI”: LA NUOVA EDIZIONE DELLA “GUIDA MICHELIN” PER CHI VIVE IN STRADA. La guida ‘DOVE mangiare, dormire lavarsi’, che viene presentata e distribuita nella sua 35esima edizione, è un compendio per orientarsi nel mondo della solidarietà, rivolto alle persone senza casa o che abbiano bisogno di aiuto. La guida è pubblicata a Roma, Napoli, Genova, Padova, Milano, in alcune città europee e a Buenos Aires. È distribuita gratuitamente dalla Comunità di Sant’Egidio per aiutare chi è in condizione di bisogno a individuare i servizi sul territorio. In 280 pagine sono elencati strutture e centri a cui rivolgersi per avere assistenza e accoglienza, come mense, dormitori, servizi di distribuzione alimentare, centri di ascolto.

L’IMPEGNO DI SANT’EGIDIO NEI VARI CONTINENTI. La Comunità di Sant’Egidio è presente in oltre 70 Paesi, con più di 60mila aderenti e una vasta cerchia di simpatizzanti e persone che collaborano. Tra le numerose attività portate avanti ci sono quelle a favore degli anziani in difficoltà e soli; delle persone migranti, con la realizzazione dal 2016 dei corridoi umanitari per i rifugiati; le “scuole della pace” per promuovere la scolarizzazione dei minori in difficoltà e l’educazione alla convivenza; il sostegno ai “bambini di strada” in Africa e in America Latina; la campagna per i diritti dei disabili al lavoro e a una vita pienamente integrata; l’impegno in Africa per la cura e prevenzione dell’Aids e di altre malattie; la campagna per la registrazione anagrafica in Africa; le iniziative per favorire la pace in diverse aree del mondo, dopo che nel 1992, grazie a Sant’Egidio, fu firmato a Roma l’accordo di pace per il Mozambico. Inoltre, la Comunità promuove il dialogo interreligioso per contribuire alla costruzione della pace.

Maria Vittoria Catena

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