Champions League, le pagelle di Porto-Roma

 Giallorossi fuori dalla competizione, passano i lusitani. Decisivo un rigore, assegnato grazie al VAR, nei supplementari messo a segno da Telles. Dubbi per un altro penalty al 120esimo non visto da Cakir.

Non tutte le storie hanno il lieto fine.
La Roma, in vantaggio dopo l’andata per 2-1, viene eliminata dal Porto ai supplementari al termine di una partita più che complicata.
I padroni di casa, infatti, passano in vantaggio grazie alla rete di Tiquino Soares, al termine di un’azione innescata dall’errore di Kostas Manolas sulla trequarti.

Ma i giallorossi reagiscono e trovano il pareggio poco prima della fine primo tempo, grazie al rigore guadagnato da Diego Perotti.
L’argentino dribbla Eder Militao e il difensore brasiliano lo atterra.
Sul dischetto si presenta Daniele De Rossi che spiazza Iker Casillas.
La serata sembra volgere al meglio per la squadra di Eusebio Di Francesco, ma nella ripresa, l’ennesimo errore difensivo mette di nuovo la qualificazione in discussione.
Rick Karsdorp perde ingenuamente il pallone sulla destra, Ivan Marcano si perde Marega che da due passi fulmina Robin Olsen.
Il 2-1 costringe le squadre ad andare ai tempi supplementari.
Di Francesco si gioca la carta Patrik Schick, entrato per sostituire Lorenzo Pellegrini per un problema al flessore. Il giovane romano, tra l’altro, aveva sostituito De Rossi al termine dei primi quarantacinque minuti per un fastidio al polpaccio.
Dopo il primo tempo supplementare giocato a ritmi blandi, nel secondo accade di tutto.
I capitolini sembrano più tonici degli avversari e sfiorano il gol in due occasioni, di cui una clamorosa capitata sui piedi di Edin Dzeko. Il bosniaco si ritrova a tu per tu con Casillas e lo salta con un pallonetto, ma la potenza inflitta al pallone non è sufficiente per farlo arrivare in rete e Pepe salva sulla linea.
Al 115esimo il colpo di scena. Alessandro Florenzi allunga una mano sulla maglietta di Fernando. Il VAR richiama l’arbitro Cakir a valutare l’episodio a bordocampo e la decisione è presto presa: calcio di rigore per il Porto.
Sul dischetto va Alex Telles. L’ex Inter trafigge Olsen e porta i lusitani in vantaggio nel computo dei gol.
La Roma si getta in avanti in maniera confusa e disordinata, ma al 120esimo Schick viene messo giù in area di rigore da Marega. Il contatto c’è e Cakir dialoga con il VAR attraverso l’auricolare, senza andare a vedere al monitor l’accaduto. Dopo qualche minuto di consultazione, il direttore di gara turco fa inspiegabilmente riprendere il gioco regalando di fatto la qualificazione alla squadra di Sergio Conceiçao.
Allo Stadio do Dragao finisce 3-1 per i padroni di casa. Roma eliminata.

Pagelle Roma:
Olsen 6: Salva il salvabile e tiene a galla la Roma fino al 115esimo. Sui gol ha poche responsabilità.
Juan Jesus 6.5: Se le avesse giocate tutte come stasera, specie nei tempi supplementari quando era da solo contro 3 avversari ogni volta, sarebbe stato leader indiscusso della difesa romanista. Unico della retroguardia a salvarsi.
Manolas 4.5: Regala il vantaggio al Porto perdendo palla banalmente sulla trequarti. Spesso il posizionamento non è dei migliori, con Soares e Marega che lo mettono in crisi nei duelli fisici e in velocità.
Marcano 4.5: Forse l’emozione di tornare nel suo ex stadio gli ha giocato un pessimo scherzo. Errore incredibile in fase di marcatura sul raddoppio lusitano, dove si perde Marega lasciandolo da solo a mezzo metro da Olsen.
Karsdorp 4: Completamente in confusione. Il terzino olandese non riesce a capire mai le intenzioni degli avversari sulla destra, lasciandosi saltare con troppa facilità da Corona. Nella ripresa si lascia rubare il pallone ingenuamente, dando origine all’azione del 2-1 Porto.
Nzonzi 5: Macchinoso e lento nel far ripartire la manovra romanista. Va in crisi nei duelli fisici e in quelli aerei, specialità del francese, e quando prova ad alzare la qualità della prestazione nei supplementari i risultati sono poco soddisfacenti.
De Rossi 6.5: Soffre maledettamente la velocità dei centrocampisti del Porto nei primi minuti, ma aumenta il proprio rendimento dopo il gol subito, caricandosi la squadra sulle spalle da bravo capitano. Si incarica della battuta del rigore, freddando Casillas senza pietà. Peccato sia costretto ad arrendersi anzitempo per un problema al polpaccio.
Kolarov 5.5: Lo si vede poco, anche se non si può mettere in dubbio l’impegno del serbo in campo. È mancato in fase offensiva nei tempi regolamentari, spingendo di più solo nei supplementari.
Zaniolo 6: Gioca ancora da esterno destro e nei tempi regolamentari lo si vede a sprazzi. Quando tocca il pallone, però, lo fa sempre con estrema lucidità e personalità. Innalza il rendimento nei supplementari insieme a tutta la squadra, alla ricerca vana del gol qualificazione.
Dzeko 5: Sono pochi i palloni giocabili che arrivano sui piedi del bosniaco. La sua prestazione non è quella tipica della Champions League e lo dimostrano le due clamorose occasioni fallite davanti a Casillas nei 30 minuti supplementari, che avrebbero permesso alla Roma di festeggiare il passaggio del turno.
Perotti 6.5: Nonostante la forma non perfetta, l’argentino viene preferito ad El Shaarawy e ripaga la fiducia del mister con una prestazione importante. I maggiori pericoli nascono da sue giocate. Vince abilmente molti duelli uno contro uno e si guadagna il rigore segnato da De Rossi. La nota più positiva è la sua permanenza in campo per tutti e 120 i minuti del match.
Pellegrini 5: L’impatto con la gara è piuttosto difficile, con una quantità abnorme di palloni persi e appoggi sbagliati. Deve uscire anzitempo per un problema al flessore.
Cristante 6: Ottimo approccio dell’ex Atalanta che conferisce fisicità e freschezza alla mediana giallorossa. Suo lo splendido assist per Dzeko. Peccato che il bosniaco non lo sfrutti a dovere.
Florenzi 4.5: Rovina l’ottimo ingresso in campo con un’ingenuità imperdonabile nei supplementari, tirando la maglietta a Fernando in area di rigore. Cakir non vede, il VAR sí e lo punisce col tiro dal dischetto in favore dei portoghesi.
Schick 6: Lotta e si esibisce anche in qualche intervento pulito in scivolata per recuperare palloni disperatamente. Le buone intenzioni non vengono ripagate dal direttore di gara, quando non gli accorda un penalty piuttosto netto al 120esimo, dopo essere stato atterrato in area.
Di Francesco 5: Il 3-4-3 iniziale ha sortito i risultati opposti da quelli desiderati, dando agli avversari l’impressione di una squadra venuta in Portogallo per difendere il risultato dell’andata, come confermato dall’atteggiamento troppo remissivo del primo quarto di gara. Dopo il gol la squadra si è scossa, ma la gestione della partita a quel punto non è stata delle migliori, permettendo ai lusitani di ritrovare il vantaggio con troppa facilità. L’epilogo non premia la buona volontà dei suoi nei supplementari.
Pagelle Porto: Casillas 6; Militao 5, Pepe 6.5, Felipe 6.5, Telles 7; Otavio 6, Danilo 6.5, Herrera 5.5; Corona 6.5, Marega 7, Soares 6.5.
Subentrati: Brahimi 5.5; Hernani 6; Fernando 6.5; Pereira s.v.
Allenatore: Sergio Conceiçao 6.
Arbitro: Cüneyt Çakır 3.5. Pessima la distribuzione dei cartellini gialli. Giusto assegnare rigore al Porto per la trattenuta di Florenzi su Fernando, vista dal VAR. Errore clamoroso non andare a vedere a bordocampo le immagini relative al contatto tra Marega e Schick in area portoghese. Sarebbe stato un chiaro calcio di rigore da assegnare alla Roma al 120esimo.

Redazione

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