Di Francesco: “Siamo cresciuti, non guariti. Dzeko favorito su Schick”

Il tecnico della Roma ha incontrato i giornalisti in sala stampa a Trigoria in vista del match di Serie A di domani alla 15:00 contro il Torino allo Stadio Olimpico.
Queste le sue parole:
Tra influenze e infortuni, chi potrebbe recuperare in vista di Roma-Torino?

Manolas quasi sicuramente perché si è allenato gli ultimi tre giorni con noi, se non dovesse avere problemi oggi, durante l’ultimo allenamento, sarà tra i disponibili. Invece Florenzi non è ancora al meglio per questa brutta influenza e devo valutare ancora oggi se convocarlo o meno. Mirante, De Rossi, Perotti e Jesus, cioè gli ultimi infortunati, non saranno sicuramente a disposizione per la partita di domani.

Quanto si vede la mano di Mazzarri nel Torino, in piena corsa per un piazzamento europeo e imbattuto in trasferta?
Walter lo conosco molto bene come allenatore, ci siamo affrontati diverse volte. Conosco anche la sua mentalità, le caratteristiche delle sue squadre, molto attente a preparare la partita e a fare una fase difensiva ottima, di squadra, compatta, aggressiva, fisica. Il Torino ha degli ottimi elementi, è una buona squadra. Lo ha dimostrato in tante occasioni, specialmente in trasferta. Ha fatto più fatica in casa, quando ha dovuto imporre il proprio gioco, però è una squadra molto temibile, specialmente quando riparte o quando riesce a stare nella metà campo avversaria, dove sono una delle squadre che ha recuperato più palloni nel terzo offensivo.
All’andata la decise Dzeko. Domani sarà lui a partire dall’inizio?
Sia lui che Schick sono in ottime condizioni. È una valutazione che sto facendo, anche se in questo momento è leggermente favorito Edin. Devo decidere domani quella che sarà l’opzione giusta, valutando anche la crescita delle condizioni di Edin, perché anche nell’ultima settimana non stava benissimo. Negli ultimi allenamenti però ha avuto continuità e devo dire che mi è sembrato anche lui in crescita. Sono contento di avere due opzioni importanti davanti, in particolar modo per la crescita che ha avuto in quest’ultimo periodo Patrik Schick.
Che tipo di riflessioni state facendo sul mercato? Si aspetta uno o due rinforzi a gennaio o è cambiato qualcosa?
Al di là degli infortuni, che sono anche importanti quando si vanno a fare determinate valutazioni. Io mi fido molto del lavoro che sta facendo Monchi. Sta cercando delle opportunità. Io ho sempre detto a lui che se dobbiamo fare qualcosa tanto per fare io non sono d’accordo e non è d’accordo nemmeno lui. Se c’è un’opportunità valida che vada a migliorare o perlomeno ad aiutare questa rosa a raggiungere i propri obiettivi sì, sennò rimaniamo come stiamo.
Quali sono i tempi per il rientro di De Rossi?
Ne abbiamo parlato sempre tanto di De Rossi. Una volta una settimana, una volta due alla fine i tempi si sono allungati tantissimo. È un infortunio particolare, perché una cartilagine del ginocchio non sai mai come risponde. Ha cominciato ad allenarsi in campo in questi giorni. Mi auguro che la prossima settimana, come probabile, cominci a lavorare con la squadra. Da lì potremo realmente valutare le sue condizioni, perché quando fai allenamenti individuali è totalmente differente dal rientrare in squadra. Ci sono delle dinamiche di movimento completamente differenti e da lì potremo valutare realmente lo stato del suo ginocchio.
Belotti è un giocatore che vedrebbe nel suo scacchiere tattico come centravanti ideale?
Fai un’altra domanda, perché non ti risponderei. Non parlo di giocatori che non sono della Roma. Ti do l’opportunità di farne un’altra.
Karsdorp e Pastore hanno dato segnali positivi contro l’Entella. A distanza di qualche giorno, sono stanchi oppure verranno presi in considerazione per la formazione titolare?
Solitamente il problema più grande quando si rientra da un infortunio lungo è la terza partita, non la seconda. Karsdorp potrebbe essere titolare anche domani, se la giocherà con Santon più che con Florenzi che devo solo valutare se convocarlo o meno. Per quanto riguarda invece Pastore, sento sempre dire che non va veloce o che va piano, ma Pastore non è un giocatore che fa i cento metri in 10 secondi. Pastore è un giocatore che deve far camminare la palla, che è la sua qualità migliore e deve essere un giocatore in continuo movimento. In questo momento sta raggiungendo una buona condizione, ha retto per 90 minuti ed era da ottobre che non lo faceva, dalla partita con il Frosinone, e questo è stato un segnale positivo per la sua condizione fisica. È normale che deve acquisire un pochino di continuità in quello che fa. Detto questo, la valutazione su Pastore viene stravolta dal fatto che sembra che non abbia questo passo, ma non lo avrà mai, non ce lo ha mai avuto. Se si pensa che sia uno scattista, abbiamo sbagliato valutazione. Se lo valutiamo per quello che fa in campo, per le qualità che ha, per la capacità di mandare i compagni in verticale e di gestire il pallone, credo che siano queste le qualità migliori di Pastore. In base a questo io lo sto valutando. Per quello che riguarda Pastore, valuterò. Però è anche probabile che possa essere più Karsdorp dall’inizio in questa partita.
È casuale che la Roma vada in difficoltà contro il 3-5-2 adottato da squadre piccole? Luca Pellegrini ha possibilità di giocare?
Tanti cambiamenti non hanno tanta logica durante le partite, specialmente in questo momento in cui la squadra sta crescendo, veniamo da un momento di sosta ed i giocatori riescono in questo momento a recuperare con maggiore facilità. Luca deve ancora migliorare e crescere, ha dimostrato delle qualità importanti, ma nel percorso di crescita di un giovane c’è un tempo di maturazione e lui sta lavorando per cercare di migliorare la sua condizione fisica, ma anche tecnico-tattica, perché è un essendo un difensore esterno deve migliorare questo aspetto. Per quanto riguarda il 3-5-2 o il 3-4-3 è importante come approcciamo noi alla gara. È vero che quando giochiamo con squadre che hanno un sistema di gioco che li fa abbassare tanto e ci toglie un po’ di spazio per farci attaccare abbiamo avuto difficoltà, come ce le hanno tante altre squadre. Il Torino ha fatto risultati da tutte le parti, sicuramente non sarà una partita facile ma abbiamo l’obbligo ed il bisogno di vincere, di portare a casa i tre punti, e cercheremo di sbloccarla il prima possibile. Contro certe squadre che hanno determinati meccanismi dopo diventa tutto più difficile.
Esiste il ballottaggio Kluivert-El Shaarawy o quest’ultimo ha ancora bisogno di allenarsi? Pensa ancora che Pastore possa giocare mezzala?
Ho cambiato sistema per questo motivo. Credo che in questo momento abbia fatto capire che cerco di sfruttare più la trequarti che le mezzali. In questo momento, specialmente con una condizione non ancora al top, è difficile fargli fare la mezzala. In quel ruolo devi coprire più campo, specialmente in zona esterna, dove deve avere qualità più fisiche e di continuità. Ma giocare a tre o due-uno, devi correre uguale, i centrocampisti devono sempre avere un certo ritmo e devono scaricare il conta chilometri per giocare in mezzo al campo, in qualsiasi ruolo. Sposta poco dal punto di vista fisico, sposta tanto dal punto di vista della manovra, sfruttando le caratteristiche di determinati giocatori, ma attualmente continuerò a giocare con questo sistema di gioco, 4-2-3-1, perciò Pastore può stare tranquillo che non gli chiederò di fare la mezzala per adesso. Per quel che riguarda Kluviert, ha una condizione nettamente migliore, anche perché El Shaarawy ha cominciato ad allenarsi con la squadra da martedì. Perciò credo che sia Kluivert il favorito a giocare domani rispetto ad El Shaarawy.
Nzonzi come sta? Domani può scendere in campo? Schick ha fatto quel passo in avanti mentale?
Il merito è suo. Ha continuato a lavorare con grandissima continuità in una situazione non facile, cercando di lavorare su se stesso, migliorando tantissimo anche negli allenamenti, nella continuità di quello che fa, ma non sono soddisfatto del tutto. Io lo so, e anche lui lo sa, che può fare molto di più e non deve accontentarsi. Anche contro l’Entella poteva fare almeno tre gol e un attaccante non si deve accontentare. Deve cercare di fare più gol possibile perché è un aspetto mentale fondamentale.
Per quello che riguarda Nzonzi, oggi farà il primo allenamento con la squadra dopo il problema al piede e valuterò la sua condizione.

Pastore è in crescita e il Torino ha un centrocampo fisico. Chi è in vantaggio tra Pastore e Zaniolo?
Ha giocato con più continuità Zaniolo, potrebbe esserci lui domani dall’inizio, ma non è una certezza, perché poi domani cambio e ci rimanete male. I vostri editori si arrabbiano se sbagliate la formazione, quindi mettete tanti dubbi, così anche Mazzarri ne ha qualcuno in più (ride, ndr).
Se la sente di dire che la Roma è guarita?
Mi sento di dire che siamo cresciuti, questo sì, però quest’anno ci siamo riammalati spesso. Mi auguro che non riaccada più. Può succedere nel calcio che non tutte le partite finiscano come noi vorremmo, ma lo vedo nello spirito della squadra, nell’identità, nel modo di scendere in campo, nell’approccio a certe partite, che possono sembrare facili come l’ultima di Coppa, ma ricordo che la Roma ha subito anche batoste da squadre piccole in passato, sottovalutando gli avversari. Il fatto di essere scesi in campo in quel modo è un momento di crescita. Sono convinto che stiamo crescendo, con l’augurio che non ci ammaliamo più.
Termina la conferenza stampa.

Audio della Conferenza Stampa di Di Francesco

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *