Il Comune di Roma “tenta” di velocizzare le pratiche per l’ affrancazione degli immobili.

Il Comune di Roma “tenta” di velocizzare le pratiche per l’ affrancazione degli immobili.

La Giunta Raggi lo scorso 5 giugno ha deliberato una procedura per facilitare, almeno in teoria, la velocizzazione delle pratiche necessarie per l’affrancazione degli immobili costruiti in edilizia convenzionata.

La procedura prevede che il singolo cittadino possa presentare al Comune una perizia, redatta da un professionista che ne attesti la conformità, indicante l’importo dovuto per la liberazione dell’immobile dal prezzo di massima cessione.

Nel sito di Roma Capitale, come viene spiegato nel provvedimento,  è presente un simulatore che il professionista incaricato per la perizia potrà utilizzare per l’inserimento dei dati occorrenti per conoscere l’importo da corrispondere al Comune.

Alcune perplessità sono sorte sia dai cittadini e sia dalle Associazioni di settore come l’AREP (associazione Regionale edilizia PEEP) che hanno, sin da subito,  rilevato comunque delle perplessità; ad esempio

1) per  il calcolo sono a volte necessari alcuni dati che non è possibile sapere visto che alcune convenzioni non sono chiare  o non presenti nel Dip. Urbanistico e, quindi,  nessun professionista potrà certificare dei risultati conclusivi frutto di dati di cui a volte solo il Comune è a conoscenza;

2) non sono chiari tempi e costi per la sottoscrizione della convenzione dinanzi il Notaio

E’ evidente, pertanto, che questo provvedimento può essere preso come un inizio di una reale volontà di risolvere una questione, che interessa migliaia di famiglie, ma senza delle corrette indicazioni tutto questo lavoro non potrà portare a nessun risultato.

Stefano Di Santo

Avvocato del Foro di Roma. Membro Commissione Diritto Bancario Ordine Avvocati Roma Collaboratore testata giornalistica Roma Capitale Magazine

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