Luana Marra “Piccio e l’oasi del riccio”.

Luana Marra “Piccio e l’oasi del riccio”.

Luana Marra, scrittrice salentina, ha esordito nella narrativa per bambini con “Piccio e l’oasi del riccio”, un suo cartone animato, edito da Aracne Editrice. Vive tra Roma e il Salento, classe 1980: un talento affinato negli anni che l’ha portata a scrivere ed accumulare decine tra soggetti e sceneggiature cinematografiche.

Partiamo da Piccio: qual è stata l’idea di partenza?

Piccio è nato come soggetto cinematografico, più di vent’anni fa. Nel 2013 mentre scrivevo una sceneggiatura di un film d’azione, mi sono resa conto che quella particolare scena non mi bastava: avevo necessità di disegnare uno storyboard su determinate inquadrature per ricordarmene poi un giorno. Visto il risultato, pur non avendo mai disegnato in vita mia, decisi di continuare col disegno e di prendere in considerazione un cartone animato che avevo già scritto. Girando sul mio database, scelsi, ma solo per caso, Piccio.

E cosa ne venne fuori?

Sorprendentemente degli schizzi per un libro per bambini, con scene e personaggi identici a come l’immaginavo.

Quanto tempo è stato necessario per illustrare il libro “Piccio e l’oasi del riccio”?

Circa tre mesi, anche se non era mia intenzione illustrarlo, ma gli illustratori interpellati avrebbero iniziato il lavoro solo sotto compenso. A quel punto, ho deciso di provarci personalmente, riuscendo a dare ai miei personaggi delle sfumature in più.

Oggi Piccio è un marchio e assieme ai suoi amici è molto amato dai bambini…

Si, e questo mi fa piacere, in fondo raccontano valori importanti come l’amicizia, l’altruismo, la solidarietà, che ora più che mai bisogna trasmettere ai più piccoli.

Piccio è l’unico cartone animato che ha scritto?

No, ce ne sono circa diciassette, molti dei quali si sono evoluti negli anni con capitoli, soggetti di serie e racconti.

Ma, Lei, non scrive solo cartoni?

Ho soggetti e sceneggiature di vario genere, romanzi, testi teatrali e un musical, cui ho abbozzato parte delle scenografie e costumi.

Da qualche mese, nei suoi social, permette di leggere gratuitamente alcuni racconti per bambini: come mai questa scelta?

Non tutti i bambini possono permettersi un libro. Piccio e i suoi amici hanno una forza tale da trasmettere fiducia, amore e senso di aggregazione. Dal mio canto, ho sentito forte il bisogno di contrastare l’emarginazione, perché un bambino non debba definirsi, in cuor suo, svantaggiato, solo per ciò che gli è dato permettersi. La disuguaglianza sociale si riflette nell’educazione, perciò la condivisione è importante, se usata col cuore.

Il libro è disponibile su https://www.libreriauniversitaria.it/piccio-oasi-riccio-ediz-colori/libro/9788825526868

Stefano Di Santo

Avvocato del Foro di Roma. Membro Commissione Diritto Bancario Ordine Avvocati Roma Collaboratore testata giornalistica Roma Capitale Magazine

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