Nessun assegno di divorzio se la moglie decide di non voler lavorare.

Nessun assegno di divorzio se la moglie decide di non voler lavorare.

La sesta sezione civile della Corte di Cassazione si è pronunciata recentemente con un provvedimento rilevante secondo cui laddove l’ex moglie non lavora perché non ha alcuna voglia, l’assegno di mantenimento può non essere corrisposto dall’ex coniuge e ciò, anche se il gap reddituale tra i due è rilevante.

Secondo la Suprema Corte non si può riconoscere alla donna il diritto a ricevere un contributo economico per il solo fatto che l’ex coniuge è ricco di famiglia.

La pronuncia prevede, infatti, come sia necessario verificare il contributo dalla coniuge fornito in ambito familiare, considerando, a prescindere dal divario patrimoniale, che non vi è stata alcuna rinuncia ad incarichi professionali o prospettive di carriera, ma semplicemente un’inerzia colpevole nel recepire un’occupazione.

Stefano Di Santo

Avvocato del Foro di Roma. Membro Commissione Diritto Bancario Ordine Avvocati Roma Collaboratore testata giornalistica Roma Capitale Magazine

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