Premio Pianeta Azzurro: “I Protagonisti” XVIII edizione al Museo di Alba Gonzales a Fregene

Premio Pianeta Azzurro: “I Protagonisti” XVIII edizione al Museo di Alba Gonzales a Fregene

Sabato 14 settembre 2019 appuntamento a Fregene presso il PIANETA AZZURRO Centro Internazionale di Scultura Contemporanea per la 18 edizione della prestigiosa manifestazione ideata dalla famosa scultrice Alba Gonzales

   Tra poesia e mito, verità e bellezza lungo le emozioni del tempo dove il ricordo riaffiora in tutta la sua purezza e forza, conduce l’arte di ALBA GONZALES scultrice di fama internazionale, tra le più affermate e ammirate, che a Fregene, cittadina di mare vicino Roma, entro i suggestivi spazi del suo PIANETA AZZURRO Centro Internazionale di Scultura Contemporanea, darà vita alla XVIII edizione della manifestazione dedicata all’arte e alla cultura tra le più seguite e apprezzate dalla critica e dal pubblico.

Si tratta del PREMIO IL PIANETA AZZURRO: “I PROTAGONISTI” ideato e inaugurato 30 anni fa dalla stessa scultrice in cui ogni anno vengono assegnati gli splendidi bronzi a personalità di rilievo nel panorama nazionale e internazionale distintisi in diversi settori della cultura e dello spettacolo, dell’imprenditoria, della comunicazione giornalistica. Nella consueta e splendida sede di Lungomare di Ponente 66/A, sabato 14 settembre 2019 alle 18.00 si rinnova questo prestigioso appuntamento dove sette saranno i premiati di diversi ambiti di appartenenza tra letteratura, giornalismo televisivo, carta stampata, istituzioni museali, promozione culturale, critica teatrale e marketing legato all’arte, Un premio speciale verrà assegnato ad un media di particolare incisività sul proprio territorio di operatività. Ad arricchire i diversi momenti delle premiazioni saranno intermezzi musicali e di poesie. Sarà dato spazio al racconto breve di Giovanni Federico ispirato ad una delle sculture di Alba Gonzales.

ALBA GONZALES attraverso le sue sculture dove si intrecciano dramma, passione ed ironia, ha esplorato l’orizzonte umano entrando nella storia tra mito arcaico e modernità, amore e bellezza, dando risalto alla figura femminile che nelle valenze antropomorfe acquista nuova vita con rimandi alla storia e al mito, alle passioni e ai misteri presenti nel cammino dell’uomo.

Le sue sculture in marmo e bronzo, eleganti e piene di vita, raccontano dell’uomo e dell’infinito, dell’angoscia e della serenità, della bellezza e del mistero racchiuso nel sottile filo della vita. Figure di donne alate, con i corpi che diventano un tutt’uno con la natura, con riferimenti alla mitologia e alle allegorie, e ancora volti che si svelano poco a poco, o che si sdoppiano, risvegliano i luoghi più segreti dell’inconscio ponendo interrogativi sull’esistenza e sul rapporto tra gli spazi del mondo perduto e sognato e quelli delle emozioni.

Al centro della ricerca di Alba Gonzales è l’individuo uomo terreno e spirituale, avvolto dall’enigma del suo essere perché il suo nascere e morire resta un mistero, il mistero della vita. Così accanto al motivo della figurazione antropomorfica indagata nella categoria di sculture “Uomini e Totem” dove privilegia il rapporto tra mito arcaico e modernità, è il fascino della mitologia classica e della cultura del mediterraneo con “Amori e Miti”; e ancora il lato istintivo e il mistero che aleggia nell’essere umano nel suo divenire “altro” reso da rappresentazioni quasi fantastiche in cui si affacciano elementi erotico e onirici propri della serie “Sfingi e Chimere”.

L’immagine della donna nella sua bellezza e purezza, forza e coraggio, appartiene al percorso della Gonzales dalle Sfingi alle Centaure, figure cariche di ironia in cui si cela una vena drammatica a scandire come il viaggio dell’uomo sia aspro e costellato di misteri e mete da raggiungere. Il dramma legato alla sfera della donna è presente ad esempio in “Le avevo in pugno”, l’ironia invece affiora in “Cin Cin” dove da una coppa sgorga una figura femminile e in “Le nuove Grazie” dove si avverte il mutamento della figura femminile nel contemplare come il corpo possa trasformarsi per essere altro da se’; senza dimenticare “Io me ne vado” dove con l’eleganza propria di una donna dell’alta società, la figura femminile è rappresentata nell’atto di salutare, sottolineato dal passo leggero e dal posare il cappellino sulla testa.

 

XVIII edizione del PREMIO IL PIANETA AZZURRO. I PROTAGONISTI

Museo Pianeta Azzurro,

Lungomare di Ponente 66/A Fregene (Roma)

Sabato 14 settembre 2019 ore 18.00,

ingresso libero /inviti

 

Silvana Lazzarino

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