Formula 1, Bottas vince il Gran Premio di Giappone e la Mercedes è campione del mondo

(Bottas e Vettel – Fonte Immagine: Ansa.it)

 Lo scandinavo scavalca Vettel al via e trionfa sul circuito di Suzuka. Secondo proprio il tedesco della Ferrari che resiste agli attacchi di Hamilton nel finale, terzo e con il punto addizionale per il giro più veloce in gara. Ottimo quinto posto per Sainz su McLaren. Doppia penalità di tempo a Leclerc, solo settimo. Il team Mercedes conquista per la sesta volta consecutiva il titolo costruttori.
Una vittoria strategica.
Così si può definire il trionfo di Valtteri Bottas in Giappone, frutto anche dei troppi errori, gli ennesimi, della Ferrari in gara.
Il pilota finlandese, infatti, guadagna punti sugli inseguitori al secondo posto nel mondiale piloti, mentre quello costruttori se lo aggiudica proprio la Mercedes, grazie al terzo posto di Lewis Hamilton e al mancato arrivo nei primi sei di Charles Leclerc.
Certo i piani del team teutonico, a gara in corso, erano diversi, puntando alla doppietta, infranta grazie al secondo posto di Sebastian Vettel, il quale, a sua volta, aveva in mente ben altro finale.

Il tedesco della Ferrari, dopo la pole position conquistata stamani, scatta molto male al via, con la sua monoposto che parte in anticipo rispetto allo spegnimento dei semafori ed è costretta a frenare.
La ripartenza è lenta, consentendo a Bottas di prendersi la leadership del gran premio.
Alle loro spalle Leclerc, partito secondo, scatta altrettanto lento, permettendo sia a Hamilton che a Max Verstappen di ingaggiare il duello.
Ma mentre l’inglese rimane alle spalle del monegasco in curva 1, l’olandese tenta l’attacco all’esterno, venendo a contatto con la Rossa di Maranello. Risultato: Red Bull in ultima posizione e Ferrari con l’ala anteriore danneggiata.
Il pezzo dell’alettone di Leclerc non si stacca subito e, nonostante i richiami dal muretto per rientrare ai box, il pilota decide di continuare per qualche giro, cosa che gli costerà cara alla fine. Nella sosta monta pneumatici medi.
Nel frattempo Bottas prende subito il largo, con Vettel e Hamilton che cercano di tenere il ritmo finché possibile.
Le gomme del tedesco, però, iniziano a calare prima di quelle dei rivali, costringendolo alla sosta per montare nuovamente pneumatici di mescola morbida, il che significa strategia obbligatoria a due pit stop.
Passa qualche tornata e a fermarsi è il leader del gran premio, che monta gomme medie, con la possibilità di decidere se fermarsi ancora o provare ad andare fino in fondo.
A fare l’andatura, a quel punto, c’è Hamilton, che verrà trattenuto più a lungo fuori nonostante le coperture fossero già al limite, permettendo a Bottas e Vettel di guadagnare terreno.
Nel team radio, la Mercedes aveva comunicato ai piloti che l’inglese avrebbe completato la gara con una sola fermata ai box, ma al momento del cambio gomme, gli vengono montati pneumatici di mescola media e non dura, come si aspettava il cinque volte campione del mondo, che protesterà a lungo in radio con il suo ingegnere.
Dalle retrovie, nel frattempo, Leclerc rimonta diverse posizioni, fino a conquistare la sesta piazza alle spalle di Alexander Albon e Carlos Sainz, mentre Verstappen è costretto al ritiro per i danni riportati dalla propria monoposto.
La direzione gara, che precedentemente aveva comunicato che non ci sarebbero stati provvedimenti per l’incidente al primo giro, fa sapere che i piloti verranno ascoltati a fine corsa dagli steward, mentre la jump start di Vettel non sarà sanzionata.
Proprio il tedesco della Ferrari apre le danze del secondo pit stop, montando gomme di mescola media. Poco più avanti sarà il turno di Bottas che, invece, opterà per pneumatici soft.
Torna a comandare la corsa Hamilton, il quale riesce a mantenere un ottimo ritmo gara nonostante l’usura delle proprie coperture, il che lascia presagire all’azzardo del pilota inglese di poter concludere la gara senza ulteriori soste.
Peccato che il muretto Mercedes ordini al britannico di effettuare comunque la seconda fermata in pit lane, svelando la strategia del team teutonico: superare Vettel con gomme fresche e guadagnare la doppietta sul traguardo per consolidare il secondo posto di Bottas in classifica mondiale e vincere quello costruttori.
Al rientro in pista, Hamilton è un treno e in pochi giri si porta nei tubi di scarico della Ferrari. La sfortuna dell’inglese è che la monoposto italiana abbia una velocità in rettilineo tale che risulti irraggiungibile anche con il DRS aperto, permettendo a Vettel di mantenere la posizione fin sotto la bandiera a scacchi.
Sul circuito di Suzuka vince Bottas, seguito dal ferrarista e dal compagno di squadra.
Quarto chiude Albon su Red Bull, mentre è eccezionale il quinto posto di Sainz su McLaren. In pista Leclerc chiuderebbe sesto, ma nella classifica ufficiale risulta settimo. Questo per i 15 secondi di penalità inflittigli dopo il colloquio con Verstappen davanti agli steward, che hanno giudicato colpevole il monegasco sia del contatto con l’olandese al via (5 secondi di penalità e 2 punti licenza), sia di aver percorso alcuni giri con la vettura danneggiata recando pericolo agli altri piloti, con la paratia che si è staccata finendo addosso allo specchietto retrovisore di Hamilton (10 secondi di penalità).
Sale in sesta piazza, dunque, Daniel Ricciardo su Renault.
Chiudono la zona punti Pierre Gasly, ottavo su Toro Rosso, Sergio Perez, nono su Racing Point, e Niko Hulkenberg, decimo sull’altra Renault.
Gara difficile per le Alfa Romeo Racing, con Kimi Raikkonen quattordicesimo e Antonio Giovinazzi sedicesimo.
Hamilton conquista il punto addizionale per il giro più veloce e si avvicina a grandi passi al sesto titolo mondiale piloti, mentre Bottas consolida il secondo posto.
Nella graduatoria riservata ai team, oltre alla vittoria del titolo per Mercedes, si segnala l’ipoteca sul quarto posto della McLaren.
Prossimo appuntamento con il circus della Formula 1 è fra due settimane con il Gran Premio del Messico.
Lo spegnimento dei semafori, sull’Autodromo Hermanos Rodriguez, è previsto per le ore 20:10 italiane di domenica 27 ottobre 2019.
La gara sarà trasmessa in esclusiva da Sky sul canale Sky Sport F1 (numero 207 del satellite).
Per gli abbonati alla piattaforma satellitare, inoltre, la corsa sarà visibile in Streaming attraverso l’applicazione SkyGo.

Ordine d’arrivo Gran Premio del Giappone

Pos Pilota (Scuderia) Distacco Pti
1 Bottas (Mercedes) 1:21:46:755 25
2 Vettel (Ferrari)
+13:343 18
3 Hamilton (Mercedes) +13:858 15 + 1
4 Albon (Red Bull) +59:537 12
5 Sainz (McLaren)
+69:101
10
6 Ricciardo (Renault) + 1 Giro 8
7 Leclerc (Ferrari) + 1 Giro 6
8 Gasly (Toro Rosso) + 1 Giro 4
9 Perez (Racing Point) + 1 Giro 2
10 Hulkenberg (Renault)
+ 1 Giro 1
11 Stroll (Racing Point)
+ 1 Giro 0
12 Kvyat (Toro Rosso)
+ 1 Giro 0
13 Norris (McLaren)
+ 1 Giro 0
14 Raikkonen (Alfa Romeo) + 1 Giro 0
15 Grosjean (Haas) + 1 Giro 0
16 Giovinazzi (Alfa Romeo)
+ 1 Giro 0
17 Magnussen (Haas) + 1 Giro 0
18 Russel (Williams)
+ 2 Giri 0
19 Kubica (Williams) + 2 Giri 0
20 Verstappen (Red Bull)
Ritirato 0

Classifica Mondiale Piloti F1

Pos Pilota (Scuderia) Punti (Differenza)
1 Hamilton (Mercedes) 338
2 Bottas (Mercedes) 274 (-64)
3 Leclerc (Ferrari)
223 (-115)
4 Vettel (Ferrari) 212 (-126)
5 Verstappen (Red Bull)
212 (-126)
6 Sainz (McLaren) 76 (-262)
7 Gasly (Toro Rosso) 73 (-274)
8 Albon (Red Bull) 64 (-274)
9 Ricciardo (Renault) 40 (-298)
10 Hulkenberg (Renault) 35 (-303)
11 Norris (McLaren)
35 (-303)
12 Perez (Racing Point) 35 (-303)
13 Kvyat (Toro Rosso) 33 (-305)
14 Raikkonen (Alfa Romeo)
31 (-307)
15 Magnussen (Haas) 20 (-318)
16 Stroll (Racing Point) 19 (-319)
17 Grosjean (Haas)
8 (-330)
18 Giovinazzi (Alfa Romeo)
4 (-334)
19 Kubica (Williams)
1 (-337)
20 Russell (Williams)
0 (-338)

Classifica Mondiale Costruttori F1

Pos Scuderia Punti (Differenza)
1 Mercedes 612 (0)
2 Ferrari  435 (-177)
3 Red Bull 323 (-289)
4 McLaren 111 (-501)
5 Renault 75 (-537)
6 Toro Rosso 59 (-553)
7 Racing Point 54 (-558)
8 Alfa Romeo Racing
35 (-577)
9 Haas 28 (-584)
10 Williams 1 (-611)

Redazione

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