Discoteche, sì alla riapertura, ma vietati i balli.

Discoteche, sì alla riapertura, ma vietati i balli.

In virtù dei recenti provvedimenti governativi riprendiamo una notizia riportata dall’Agenzia Adnkronos in merito alle limitazioni previste dalla riapertura delle discoteche e sale da ballo.

Discoteche riaperte ma senza ballo: “come andare al ristorante e non poter mangiare o andare in chiesa e non poter pregare. Ed un unico risultato: Mettere in ulteriore difficoltà gli imprenditori con norme che rasentano l’idiozia, come la concessione di ballo ai matrimoni, ma solo se per non più di 15 minuti”.

Queste sono le dichiarazioni di  Giancarlino Bornigia, socio del Piper, storica discoteca romana e delegato per il Lazio di Assointrattenimento, di cui fanno parte un migliaio di locali notturni di tutta Italia.

Bornigia, commentando le nuove mosse dell’Esecutivo, afferma: “Non capiscono che all’interno c’è un’impresa costituita da un immobile ed altri beni funzionali inseriti all’interno che non sono facilmente riutilizzabili in altri contesti? Il Governo attuale è peggiore del precedente. Procede come un panzer senza consultare le associazioni di categoria, lavorando sottobosco e poi emettendo decreti legge”.

“Auspichiamo la ripresa della nostra attività, ma – comunica – se non sarà consentito il ballo o sarà imposto l’uso delle mascherine e del distanziamento, non riapriremo. Confidiamo nel pass verde per consentire la frequenza in sicurezza dei nostri locali, raggiungendo la massima capienza”.

(fonte Adnkronos)

Stefano Di Santo

Avvocato del Foro di Roma. Membro Commissione Diritto Bancario Ordine Avvocati Roma Collaboratore testata giornalistica Roma Capitale Magazine

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