Intervista a Sabrina Morelli autrice del libro “Tra corpo e anima”.

Intervista a Sabrina Morelli autrice del libro “Tra corpo e anima”.

“Tra corpo e anima” di Sabrina Morelli sarà prestissimo a Casa Sanremo Writer 2023.

Qualche domanda all’autrice del libro…

Ciao Sabrina Morelli benvenuta su questa testata giornalistica nazionale. Parlaci di te, chi sei oltre all’autrice del libro “Tra corpo e anima”?
Sono una donna appassionata di informatica, speaker radiofonico e artista (ho inciso il mio primo disco). Amo l’arte a 360 gradi e mi diletto anche con la creazione di dipinti digitali sensuali ai quali abbino poesie o pensieri.

Da cosa nasce il titolo “Tra Corpo e Anima”?
Dalla voglia di esprimere le parole che ho dentro con poesie dedicate all’amore e alla morte di mio marito: da qui il riferimento all’anima. Dalla curiosità di condividere la mia passione, la femminilità e la passione discende invece il richiamo al corpo.

Credi che per essere dei buoni scrittori si debba seguire solo l’istinto?
L’istinto è fondamentale, ma sappiamo che un libro è comunque qualcosa che va divulgato: quindi una conoscenza del lessico e grammaticale è necessaria. Anche per le poesie vale un discorso simile: l’emozione è importante ma non si deve dimenticare la conoscenza della metrica.

Tu hai sofferto mai del famigerato ‘”blocco dello scrittore”?
Qualche volta le parole si sono fermate e poi hanno ripreso a scorrere sulla tastiera in un momento successivo.

A quale autore/autrice ti ispiri?
Sono vari: Neruda, Alda Merini, Baudelaire, Anais Nin, ecc

Qual è la tua lettura preferita?
Le poesie di qualsiasi genere e i romanzi gialli.

Un tuo desiderio ?
Mi auguro che tutti coloro che mi leggeranno possano provare le mie emozioni, condividere i pensieri e che questo renda felice chiunque si accosti al mio libro.

Ti va di salutarci lasciandoci una dedica speciale?
Una citazione tratta dal mio “Tra Corpo e Anima”. “Quando l’emozione accarezza l’anima e la passione sfiora il corpo”.

Recensione del libro “Tra corpo e anima” di Sabrina Morelli, a cura della giornalista pubblicista e blogger Ilaria Solazzo.

Tra corpo e anima, Sabrina Morelli per Di Carlo Editore. Rappresentata da SBS Comunicazione a Casa Sanremo Writers 2023.

In un’epoca in cui sembra latitare il desiderio nel suo senso più ampio – inteso come attrazione, sesso, conoscenza, elevazione e del bello – e in cui il pragmatismo e il pessimismo sembrano essere tiranni incontrastati della nostra vita quotidiana, Sabrina Morelli ha deciso di scrivere questa raccolta di poesie erotiche e di riflessioni: perché crede che solo attraverso la poesia, realtà esistenziali, come amore ed erotismo, possano tornare ad essere i pilastri più portanti della vita umana.

L’autrice tratta questi argomenti attraverso i suoi magici versi, facendo sì che la poesia diventi una autentica testimonianza del desiderio in generale. O, per meglio dire, un veicolo per sigillare con le parole le gallerie segrete che portano al piacere esistenziale del vivere e, perché no, anche al piacere e alla soddisfazione, apoteosi di spirito e corpo.

Un obiettivo che torna nella storia della letteratura: grandi poeti e scrittori prima di lei hanno dato vita a versi meravigliosi e scritto romanzi avvincenti che hanno sublimato il tema dell’erotismo e dell’amore.

In questo caso abbiamo tra le mani un testo molto bello, nel quale l’autrice racconta la vita attraverso poesie ed immagini emozionanti, cercando di arrivare al cuore di tutti: un’opera coraggiosa e fortemente originale, unica nel suo genere.

Maneggiare una raccolta di poesie non è facile: è un po’ come usare il vocabolario o l’articolo IL, le prime volte: si rischia di perdere la strada maestra. Un problema che non si concretizza con Sabrina Morelli, capace di farsi riconoscere anche tramite i suoi versi.

Il libro ha il merito di non concentrarsi troppo sull’eterna (e inutile) domanda su cosa sia la poesia e se sia più o meno finita. Ma ha – piuttosto – quello di concentrare l’attenzione sul linguaggio e sulla sua continua mutazione e ricostruzione. Questo perché la poesia stessa è fondamentale ricreazione linguistica costante; è sempre così, non esiste un linguaggio neutro che rappresenti la realtà meglio di altri codici e formule. Fare poesia significa ricostruire un linguaggio per tentare di cogliere l’essenza. La lingua dell’avanguardia, quindi, non è meno realista di altre esperienze più “lineari” e accessibili. Si tratta comunque di linguaggi artificiali. Sono pur sempre tentativi, che cercano di fermare uno spiraglio di vero nel caos liquido della realtà.

E se i poeti sembrano aver perso definitivamente il loro “ruolo”, la fluidità del reale ha ritagliato forme poetiche nel flusso continuo di una realtà in perenne decostruzione

Stefano Di Santo

Avvocato del Foro di Roma. Membro Commissione Diritto Bancario Ordine Avvocati Roma Collaboratore testata giornalistica Roma Capitale Magazine

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *