Le bombe della mafia a Roma, 30 anni dopo. Un romanzo racconta le stragi del 1993

Le bombe della mafia a Roma, 30 anni dopo. Un romanzo racconta le stragi del 1993

La notte più lunga, per Roma e per l’Italia. Dopo il fallito golpe Borghese dell’Immacolata del 1970, è stata quella l’ora delle tenebre in cui potevano cambiare i destini del nostro ordine democratico, a cavallo tra la morente Prima e la nascente Seconda Repubblica.

Fra il 27 e il 28 luglio di 30 anni fa esplosero due bombe, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra, contro due tesori monumentali della Capitale: San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro. Appena tre quarti d’ora prima un ordigno aveva provocato una strage a Milano, in via Palestro.

A Palazzo Chigi si temette il colpo di Stato: le comunicazioni telefoniche tra il presidente del Consiglio di allora, Carlo Azeglio Ciampi, che stava rientrando a Roma, e gli uffici rimasero interrotte per un certo lasso di tempo.

Dopo 30 anni e molte inchieste, il giornalista palermitano Andrea Cottone, che da 10 anni vive nella Capitale, ha rievocato questa terribile storia in forma di romanzo, raccontando quella notte romana e tutti i retroscena delle stragi “in Continente” che segnarono il cambio di strategia di Cosa nostra. Pagina dopo pagina emergono i fatti, le trame, gli intrighi, le cointeressenze, le influenze esterne (ancora in gran parte ignote) che hanno determinato gli accadimenti del biennio più duro della Repubblica, dall’inizio del 1992 all’inizio del 1994.

Il libro sarà presentato giovedì 27 luglio, nell’anniversario delle bombe romane, presso il centro culturale Zalib, a Trastevere. Parteciperà, tra gli altri, la ex sindaca di Roma Virginia Raggi. L’evento sarà moderato dal giornalista e scrittore Ulisse Spinnato Vega.

Redazione

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