Tennis Wimbledon, il Cannibale Djokovic non lascia “speranze” ad un grande Berrettini.

Tennis Wimbledon, il Cannibale Djokovic non lascia “speranze” ad un grande Berrettini.

a cura di Marco Di Vincenzo

Nole Djokovic continua la scalata verso il Grande Slam (vittoria di tutti e 4 i tornei dello Slam) di cui parliamo da un anno!

Questa volta la vittoria a Wimbledon per 3-1 è arrivata contro il nostro Berrettini, in un match che ci aveva persino fatto sperare in un miracolo sportivo.

Sì perché battere il Serbo sarebbe stato una vera impresa; vincere il primo set in rimonta, con un controbreak sul 5-4 ci ha fatto apprezzare la tempra di Matteo che finchè c’è un filo di speranza non lascia mai nulla di intentato sul campo. 7-6 la prima frazione a vantaggio per l’italiano che nel secondo andava sotto per 1-5, ma anche qui controbreack, fino a soccombere per 6-4. Terzo e quarto set dominati o quasi da Djokovic non senza sofferenza, come da lui dichiarato durante la premiazione, ma il 6-4 , 6-3 delineano bene la supremazia e la giusta vittoria finale.

E’ sembrato quasi un Nole più vulnerabile del solito o forse è stato solo il miraggio di vedere Wimbledon dipinto di azzurro che ci ha fatto scorgere debolezze nel gioco del serbo che puntualmente sono naufragate nelle innumerevoli righe colpite quasi a voler spazzare tutto il campo dell’ All England Lawn Tennis and Croquet Club!

Ed ora tutti i record che insegue Nole e di cui si parla dopo Parigi si stanno avvicinando. Intanto è arrivata la conquista del 20° Slam, eguagliando così Federer e Nadal. Il serbo ha così ottenuto la sesta affermazione a Londra e la terza consecutiva come solo Federer,Sampras e Borg nell’era moderna sono stati capaci di fare e il grande obiettivo principale il Grande Slam è ad un passo!

Rod Laver è stato l’ultimo a riuscirci nel 1969, e questa ossessione guiderà il campione serbo nell’anno che lo vede giocare fra qualche giorno nelle Olimpiadi di Tokyo.

Potrebbe fare un filippo epico che lo porterebbe, se ancora ce ne fosse bisogno al trono indiscusso di più grande di sempre!

E Matteo ha lottato con lui,per gran parte delle gara alla pari. Vanno migliorate le sue doti per ambire ad uno Slam è vero, troppi dritti a metà rete, il colpo che in tanti temono del romano, il rovescio in back si sta affinando, il servizio è eccezionale. Da tifosi dobbiamo anche sperare che i vecchietti di successo rallentino, ma pur vivendo questa epopea essere stabilmente tra i primi 10 del mondo è traguardo non comune che abbiamo già metabolizzato come normale.

Tokyo , dicevamo , al coperto e con l’Italia che potrà dire la sua… SOGNARE NON COSTA NULLA, e poi magari succede quello che l’Italia di Mancini ci ha regalato. Titolo, gioia e orgoglio italiano

Arivederci a Tokyo

Redazione

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