Il” vecchio” Cassetto previdenziale INPS lascia il posto al “Nuovo” cassetto previdenziale del Contribuente dopo più di un anno di coesistenza per garantire il passaggio.

Il” vecchio” Cassetto previdenziale INPS lascia il posto al “Nuovo” cassetto previdenziale del Contribuente dopo più di un anno di coesistenza per garantire il passaggio.

Dal 1° marzo 2022 il vecchio Cassetto Previdenziale verrà dismesso definitivamente; é quanto comunica l’INPS con il messaggio 16 febbraio 2022, n. 771.

Al suo posto, è già attivo dal 14 dicembre 2020 il Nuovo Cassetto Previdenziale del Contribuente, che permette di lavorare con tutte le tipologie di posizioni contributive.

Il manuale utente del nuovo cassetto previdenziale è consultabile tramite il collegamento all’HELP sul menu principale. L’applicazione è raggiungibile dalla sezione “Servizi per le Aziende e Consulenti” sul sito istituzionale INPS, con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS.

L’ultimo aggiornamento delle procedure risale al marzo 2021.

Il nuovo sistema garantisce la presenza di tutte le attuali applicazioni esistenti nei cassetti riferiti alle varie gestioni e permette di lavorare con tutte le tipologie di posizioni contributive.

Il menu viene creato dinamicamente in base alla tipologia dell’utente connesso e alla particolarità della posizione contributiva.

Con il nuovo cassetto, a dicembre 2020 era stata anche resa disponibile la funzionalità “Comunicazione Bidirezionale 2.0” che consente di: – inviare alla Struttura territorialmente competente una richiesta o una comunicazione specifica, relativa ad un ben definito ambito tra quelli presenti nel Cassetto Previdenziale (UniEmens, Versamenti, regolarità contributiva, certificazioni, etc.). – allegare alla richiesta la documentazione a supporto ( fino ad un massimo di tre file, allegati al quesito sotto forma di file compressi) – visualizzare lo stato della propria richiesta (aperta, in carico, chiusa) coerentemente con lo stato del rispettivo quesito di back-office; – visualizzare eventuali commenti inseriti dagli operatori di Sede al momento della modifica dello stato del quesito e l’esito finale; – ricevere comunicazioni in tempo reale tramite e-mail e SMS della protocollazione e smistamento alla Struttura territorialmente competente e della successiva chiusura del quesito di back-office; – accedere allo storico delle proprie richieste, ricercandole tramite opportuni parametri (matricola, oggetto della richiesta, stato della richiesta, data apertura e data ultimo aggiornamento) e visualizzandone il dettaglio.

Manuela Rella

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