Di Francesco: “Lasciamo tranquillo Zaniolo. El Shaarawy è in dubbio”

Il tecnico della Roma ha incontrato i giornalisti in sala stampa a Trigoria, in vista del match di campionato di domani sera allo Stadio Olimpico contro il Bologna.
Queste le sue parole:
Cosa si porta dietro della partita contro il Porto? La convinzione per la prestazione o la stanchezza per quanto speso?
Sicuramente abbiamo speso tanto con il Porto dal punto di vista fisico e mentale, però per il resto credo che la squadra, come ho detto anche nel post gara, ha dimostrato di avere un equilibrio maggiore sotto tutti i punti di vista, sapendo quando era il momento di soffrire insieme e ha lavorato molto da squadra. Sono molto contento di questo, ma deve essere un punto di partenza, non di arrivo. Questo deve essere un atteggiamento che ci dobbiamo portare dietro anche domani.

Da Bologna al Bologna sono passati 174 giorni. Quanto e come è cambiata la Roma?
Quest’anno i momenti si sono un po’ alternati, abbiamo risalito la china e poi siamo tornati in basso. Adesso bisogna sbagliare il meno possibile. È un ricordo non bello però ci deve servire per non tornare indietro. Sarà però un’altra partita, è un altro Bologna, ha cambiato allenatore e ci sono tanti giocatori nuovi. È una squadra che lavora in maniera differente rispetto a prima.
Domani Zaniolo giocherà esterno destro? Come sta vivendo questo momento di massima popolarità?
Per quanto riguarda il ruolo, lo devo per forza di cose tenere in considerazione, perché numericamente non ho attaccanti in questo momento, per di più perché è in dubbio e lo sarà fino a domani El Shaarawy. Ha preso un colpo in allenamento all’anca e aveva ancora fastidio, non so se parteciperà completamente col gruppo nella rifinitura, ma lo dovremo valutare. Avendo anche Under e Schick non disponibili, abbiamo solo 3-4 attaccanti insieme a Kluivert. In quel ruolo ci può rigiocare anche domani. Per quanto riguarda quello che sta vivendo, faccio un appello generale: fateglielo vivere in maniera serena. È un ragazzo di 19 anni, non deve avere addosso troppe responsabilità e lo dico io da mister. Si è parlato anche di questa maglia numero dieci. Ne ho parlato anche l’altra volta magari non pubblicamente ma tanto venite a sapere sempre tutto quello che dico anche quando vado fuori. È un discorso di crescita, gli sta benissimo la 22 in questo momento con queste prestazioni. Dobbiamo essere bravi noi e l’ambiente a farlo crescere, a far capire che abbiamo un giocatore di grande prospettiva che deve ancora dimostrare tante cose.
Sulla gestione di De Rossi come vi regolerete domani?
È un po’ quotidiana, lo ha detto anche lui in conferenza. Ieri ha fatto un lavoro a parte, perché era programmato un po’ di carico e scarico, nella programmazione del problema al ginocchio, oggi si allenerà con la squadra, è disponibile. Potrebbe essere della partita e potrebbero anche giocare insieme lui e Nzonzi. Sto valutando in base alle condizioni generali della squadra e in base al percorso che abbiamo da qui alla fine con le tante partite che ci sono.
Nzonzi e Kluivert sono due acquisti con caratteristiche differenti tra loro. Come stanno vivendo questa fase in cui non giocano molto?
Si può rinunciare in generale ai giocatori in base alla condizione fisica. È stato fuori una partita e poi è entrato. Non ricominciamo a parlare di titolari e panchinari, lo odio questo discorso. Mi piace valutare in base a quello che vedo e alle esigenze della partita ed è giusto avere tanti giocatori a disposizione per poter competere. Può giocare e non giocare, vale per tutti. Daniele è stato fuori in passato tante volte, non era contento, ma è la normalità. A me fa piacere che i giocatori abbiano il desiderio di dimostrare. Per quanto riguarda Kluivert, è il percorso di crescita di un giocatore che viene da un contesto differente, alti e bassi fanno parte della crescita di questi ragazzi, ma come lo è stato anche per giocatori importanti in questa piazza, capire dove sei, a volte si subiscono le pressioni, c’è un utilizzo sbagliato, a mio avviso, dei social, che non ti aiutano e che danno troppa importanza a quello che sentono intorno a loro, ma invece dovrebbero ascoltare solo le voci all’interno di Trigoria, principalmente il proprio allenatore. Justin si sta allenando molto bene in questo periodo, con grande attenzione e ha cambiato modo di affrontare gli allenamenti e questo è un aspetto positivo.
Nelle ultime settimane la Roma è apparsa più solida in fase difensiva, a cosa è dovuto?
Secondo me il baricentro non è più basso. È la capacità di scegliere, anche in base alla forza dell’avversario, di abbassarsi in alcuni momenti della gara. La cosa più importante è rimanere corti, compatti e meno allungati. La squadra si allunga meno, sa quando deve andare e quando no. I tre a centrocampo ti danno un pochino più di copertura sulle linee interne e sulle varie aggressioni, dove si alternano certi giocatori ed è un vantaggio. Il sistema di gioco può aiutare, come quando in passato abbiamo detto che il 4-2-3-1 ci faceva stare meglio in campo, ma tutto è giusto quando ci sono la mentalità giusta e il modo giusto di difendere da squadra. Questa squadra ora difende meglio. La linea difensiva lavora meglio sulle uscite, su quando devono scappare. Sono tutti aspetti che partono prima dalla testa e poi dal lavoro.
Juan Jesus ha detto di stare bene. Può giocare domani, o da centrale o sulla sinistra?
Come terzino sinistro è più adattabile Marcano che Jesus per caratteristiche generali, è più dinamico e più abituato a giocare a campo aperto. Juan lo vedo più difensore centrale per il mio modo di vedere il calcio. Con la difesa a tre le cose cambiano perché tende ad aprirsi di più. Non ho deciso ancora niente dietro, c’è anche Ivan, ha fatto molto bene col Chievo ed è in crescita dal punto di vista degli allenamenti. Sono contento in generale di come si stanno allenando poi è ovvio che non posso far contenti tutti perché devo scegliere 11 giocatori. Juan è un giocatore di grande affidabilità.
Si può ipotizzare lo spostamento di Florenzi alto con Santon terzino, data l’emergenza in attacco o non ci sta pensando?
In questo momento no, in questa partita no. Poi in base a quello che andremo ad affrontare sì. Per quello che voglio io nel 4-3-3 preferisco degli interpreti differenti in certi ruoli ma in questo momento. Poi magari in futuro cambierò idea. Domani giocheranno o l’uno o l’altro da terzino.
Che cosa la Roma dovrà avere in più delle altre per la corsa Champions, oltre alla continuità?
In più i risultati. Il Milan sta dando grande continuità in questo momento, ha preso un giocatore che come la tocca la butta dentro e questo per loro è molto importante. Il Milan ha dimostrato grande compattezza di squadra, anche ieri contro una squadra che, anche quando siamo andati noi, è in condizione di forma strepitosa e anche noi per me avevamo fatto un ottimo primo tempo, ma siamo mancati nella continuità. Il Milan è una delle squadre da battere per la volata al terzo-quarto posto che sia, perché sappiamo che ha un’ottima condizione. Sappiamo che ha preso Paquetà, che per me è un ottimo giocatore, e lo stesso Piatek, che hanno dato nuova linfa a questa squadra.
Termina la conferenza stampa.

Audio della Conferenza Stampa di Di Francesco

Redazione

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