Europa League, le pagelle di Wolfsberg-Roma

(Spinazzola, Kalinic, Cristante e Mancini – Fonte Immagine: Corriere.it)

 Giallorossi poco concreti dopo il vantaggio di Spinazzola. Gli austriaci la pareggiano con un gran gol di Liendl. Bene Mirante, male Pastore. Altro giallo per Zaniolo. Tiago Martins un portoghese anglosassone.
Troppi errori. Da una parte e dall’altra.

Anche se chi ne esce rinfrancato è di certo il Wolfsberg, che conferma di saper giocare da squadra contro avversari di un certo calibro.
La Roma, invece, poteva sicuramente fare meglio, contro quella che sulla carta era una squadra tecnicamente inferiore.

Nel primo tempo, i giallorossi sembrano partire con il piglio giusto, creando qualche pericolo alla porta austriaca. A metà dei primi quarantacinque minuti, però, gli uomini di Paulo Fonseca arretrano il baricentro, lasciando gioco e occasioni nelle mani dei padroni di casa. Se non fosse stato per un paio di interventi di Antonio Mirante, staremmo parlando di un altro risultato.
Nel momento migliore degli austriaci, però, arriva il gol di Leonardo Spinazzola. L’ex Atalanta impatta per ben due volte sul pallone con la testa, grazie al rimpallo con Marcel Ritzmaier, e la palla entra in rete lentamente.
Nella ripresa, Nicolò Zaniolo ha il pallone del raddoppio dopo tre minuti, ma è bravo Alexander Kofler a sventare la conclusione.
Come nel primo tempo, nel momento migliore di una squadra, è l’altra a trovare la via della rete. Gran tiro di Michael Liendl dalla distanza e palla sotto al sette. 1-1.
Da lì in poi la partita si fa confusa, con una quantità di errori tecnici davvero importante, inaspettati soprattutto da parte dei capitolini.
Nel finale, gli ospiti sfiorano il match point in un paio di circostanze, senza essere abbastanza cattivi sotto porta. Alla Merkur Arena di Graz è 1-1.
Pagelle Roma:
Mirante 7: Sostituisce Pau Lopez e lo fa alla grande. Nel primo tempo è prodigioso in un paio di interventi, specie sul colpo di testa ravvicinato di Ritzmaier. Rimane sicuro e concentrato anche nella ripresa. Nulla può sul gol avversario.
Santon 6: Parte male, con un retropassaggio da brividi indirizzato a Mirante, costretto all’intervento in scivolata. Nella ripresa è più attento e sale di rendimento nel finale, quando i compagni iniziano ad avvertire la stanchezza, con tre palloni recuperati in modo pulito in situazioni di uno contro uno.
Fazio 5.5
: Ci sono momenti in cui è talmente sicuro dei propri mezzi e del proprio strapotere fisico, che si spinge anche in zona d’attacco con tanto di dribbling. A volte, invece, stacca la spina in copertura, come sul colpo di testa di Ritzmaier, da lui deviato e che mette a dura prova i riflessi di Mirante.

Mancini 6: Rendimento più costante rispetto al compagno di reparto, senza strafare ma mantenendo la concentrazione per tutti e 90 i minuti.
Spinazzola 5: Sembra la sua serata. Inizia con qualche discesa pericolosa a sinistra e trova anche un gol fortunoso ma importantissimo per i suoi. Nella ripresa si intestardisce nel cercare la giocata nell’uno contro uno, finendo per regalare diversi palloni agli avversari, come quello da cui nasce il pareggio di Liedl.
Cristante 5.5: Così così. Come Spinazzola, il centrocampista cerca di sgusciare tra le maglie avversarie, a volte con eccessiva sicurezza e finendo per perdere il contatto con il pallone. Poco prima di essere sostituito mette qualche palla interessante in avanti, ma non basta per definire la sua partita sufficiente.
Diawara 6: Parte con la solita timidezza, limitandosi al compito assegnatogli dal suo allenatore. Poi prende maggior confidenza e inizia a intercettare qualche pallone in più, smistandolo in maniera efficace ai compagni.
Kluivert 5: Molto movimento ma fine a sé stesso. Negli scatti finisce per portarsi il pallone oltre la linea laterale. Sbaglia spesso l’ultimo passaggio e si becca un’ammonizione evitabile per proteste.
Pastore 4.5: Irritante. Se non fosse che serve l’assist da calcio d’angolo a Spinazzola per il momentaneo vantaggio romanista, staremmo parlando di un voto ancor più negativo. È l’ennesima occasione persa dall’argentino per mettere in mostra le proprie doti. Non si contano, purtroppo, i palloni sbagliati in appoggio dall’ex PSG.
Zaniolo 6: Ha questo vizio di prendersi il cartellino giallo facile, o per proteste o per falli di reazione. Se impara ad autocontrollarsi, però, è un giocatore straordinario che, nella mediocrità della squadra di stasera, si è distinto per fisicità, gamba e qualità delle giocate. Si conferma il più pericoloso dei suoi per tutta la partita.
Kalinic 5.5: Probabilmente la sua prima partita da titolare si ricorderà più per i tiri imprecisi che per qualche buona giocata e il lavoro di squadra messi in campo. Vedasi, a tal proposito, i due palloni recuperati sulla trequarti avversaria e la palla servita a Zaniolo a inizio ripresa.
Antonucci (dal 77esimo) S.V: Entra per provare a dare brio all’attacco romanista. Corre molto e si impegna, ma manca in precisione.
Kolarov (dall’80esimo) 6: Il serbo non salta nemmeno questa. Entra e ridà qualità alla fascia sinistra. Si segnalano un salvataggio di testa in area piccola, una sventagliata precisa a cambiare campo per Kluivert e una bella sterzata in avanti.
Veretout (dall’82esimo) S.V: Entra al posto di Cristante e intercetta un paio di palloni pericolosi.
All.re Fonseca 5.5: Tante assenze e tanti giocatori stanchi. Giusto affidarsi al turnover, ma bisogna anche saper leggere i momenti della partita. Nel primo tempo la squadra gioca abbastanza bene, nella ripresa la prestazione è molto negativa. Il tecnico lusitano ha atteso troppo per iniziare a cambiare qualche uomo in campo. Occasione sciupata per ipotecare il passaggio del turno e il primo posto nel girone. Ora torna il campionato, domenica arriva il Cagliari allo Stadio Olimpico.
Pagelle Wolfsberg: Kofler 5; Novak 6, Sollbauer 6, Rnic 6, Schmitz 6.5; Schmid 6.5, Leitgeb 5.5, Ritzmaier 6; Liendl 7; Weissman 6, Niangbo 5.
Subentrati: Schmidt s.v; Wernitznig s.v; Schmerbock s.v.
Allenatore: Gerhard Struber 6.
Arbitro: Tiago Martins 5.5. Giuste le ammonizioni per proteste a Zaniolo e Kluivert, nonostante l’intervento sull’olandese fosse passibile di calcio di punizione a favore dei giallorossi. Eccessiva la sanzione disciplinare per Cristante nel primo tempo. Il direttore di gara lusitano ha lasciato correre molto da una parte e dall’altra, utilizzando un metro di giudizio “all’inglese”. Corretto non assegnare calcio di rigore alla Roma per presunto fallo di mano. Il braccio del difensore del Wolfsberg, sulla conclusione di Kalinic, è attaccato al corpo.

Redazione

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