Serie A, le pagelle di Udinese-Roma

 I giallorossi, devastanti nonostante l’uomo in meno, calano il poker con le reti di Zaniolo, Smalling, Kluivert e Kolarov. Mancini delizia per gli occhi. Friulani inesistenti. Alla Dacia Arena è 0-4. Irrati sbaglia sul rosso a Fazio.
Sei bella anche senza VAR.
La Roma vince e convince, nonostante l’ennesimo episodio controverso a sfavore, annientando l’Udinese di un traballante Igor Tudor per 0-4 in terra friulana.
I giallorossi partono timidi, con Gianluca Mancini costretto a spendere un fallo tattico al secondo minuto per errore di Chris Smalling, con conseguente giallo.

Con il passare dei minuti e dopo due proteste bianconere per altrettanti episodi in area romanista, gli uomini di Paulo Fonseca si mettono in moto, iniziando una marcia inesorabile sulle ceneri dei padroni di casa.
A sbloccare il match è Nicolò Zaniolo, che sfrutta alla grande l’assist di Aleksandar Kolarov e lo svarione di Samir in difesa. L’ex Inter si presenta davanti a Juan Musso e lo beffa con il pallone sotto le gambe. 0-1.
I capitolini entrano, dunque, in pieno controllo della partita, sfiorando il raddoppio in un paio di occasioni con Javier Pastore.
Sul più bello, però, il protagonista diventa Massimiliano Irrati. Federico Fazio perde il contatto visivo con il pallone e Stefano Okaka prova ad involarsi in area. L’argentino, con il corpo davanti all’ex romanista, fa valere il fisico in un contrasto che sembra regolare. L’attaccante friulano cade a terra e il direttore di gara concede punizione e cartellino rosso diretto, confermato dal VAR, per chiara occasione da rete al difensore romanista, facendo imbestialire Fonseca e tutta la panchina.
Nella ripresa ci si sarebbe aspettata un’Udinese arrembante, forte soprattutto del vantaggio numerico, ma chi davvero esce dagli spogliatoi con un piglio diverso è la Roma.
Da calcio d’angolo del solito Jordan Veretout nasce il raddoppio ospite, con la prima rete in Italia di Smalling. 0-2.
Pochi minuti e i giallorossi fanno 0-3 con un’azione talmente bella da far applaudire tutto lo stadio.
Mancini recupera il pallone in area e in 6 tocchi la squadra di Fonseca è in porta con Justin Kluivert, servito deliziosamente da Pastore. L’olandese si smarca da un difensore, finta il tiro e la piazza sul primo palo, baciando la parte interna del legno.
Chiude le danze il rigore fischiato per braccio largo di Rodrigo Becao in area. Sul dischetto si presenta Kolarov che spiazza Musso e cala il poker.
Nel finale c’è spazio anche per la gran parata di Pau Lopez sulla conclusione potente di Mato Jajalo.
Alla Dacia Arena è 0-4. La Roma manda un segnale forte e sale al quarto posto, Tudor prepara le valige.
Pagelle Roma:
Pau Lopez 6.5: La qualità si vede anche nei dettagli. Il portiere spagnolo è spettatore aggiunto per 90 minuti, ma si fa trovare pronto, mettendo in mostra una gran parata, quando Jajalo decide di lasciar partire l’unico tiro degno di nota dei friulani.
Santon 6.5: Inizia con il brivido, con un contatto al limite del regolamento in area romanista che lo vede protagonista, poi gioca con ordine e precisione, crescendo nel finale di match.
Smalling 7: Sbaglia solo un pallone a inizio partita, provocando l’ammonizione di Mancini. Per il resto, l’inglese si innalza a baluardo della retroguardia giallorossa, concedendo solo le briciole agli incursori avversari. Trova la sua prima rete italiana di tapin, dopo averla solo assaporata contro il Milan.
Fazio 6: Ok che Lasagna in velocità lo aveva fatto faticare un pochino, ma fino a quel momento il Comandante stava giocando sui livelli delle partite appena trascorse. Si becca il rosso diretto per un fallo su Okaka che probabilmente neanche commette, vedendosi sfumare l’occasione di giocare contro il Napoli.
Kolarov 7: Sulla fascia è un treno e scarica più volte il contachilometri, attaccando con qualità e difendendo con ottime diagonali difensive. Splendido il lancio per Zaniolo e spietato dal dischetto.
Mancini 8: Nella valutazione più che positiva rientra anche il giallo ben speso a inizio partita. L’intelligenza tattica del ragazzino ex Atalanta cresce di partita in partita, riuscendo a far valere le proprie qualità sia in fase di interdizione che in quelle di costruzione. A tal proposito si vedano il lancio filtrante di 30 metri per Kluivert nel primo tempo, tipico di chi sa giocare a centrocampo e non solo in difesa, e la splendida uscita dalla retroguardia che dà il via all’azione del 3-0.
Veretout 7: Ci ha preso gusto a battere i calci d’angolo con questa efficacia. Ottima la fase di non possesso, così come quella in cabina di regia nel far ripartire velocemente l’azione. Unico neo del match è la punizione calciata così così da ottima posizione.
Zaniolo 8: Tre gol in tre partite tra campionato ed Europa League. Uno dietro l’altro. Stravince il duello fisico con Samir e Becao, così come quello in velocità con ter Avest. Al bacio l’assist servito a Dzeko nella ripresa, con il bosniaco che non è riuscito a sfruttare al meglio l’occasione.
Pastore 7.5: Peccato per quel pizzico di egoismo nei primi quarantacinque minuti, dove era stato accompagnato alla perfezione da Dzeko e Kluivert in contropiede. Per il resto El Flaco gioca la terza partita consecutiva senza troppo affanno, mettendo a nudo tutte le sue qualità nel dipingere calcio. Pazzesco l’assist per Kluivert nell’azione del 3-0, con la scelta intelligente di servire l’olandese e non Zaniolo, altrettanto libero a destra. Il rigore finale nasce da un suo traversone con il contagiri. Un acquisto in più al momento giusto per Fonseca.
Kluivert 7.5: Spesso gli si rimprovera di non alzare la testa quando corre. Stasera l’olandese la alza eccome, con una precisione magistrale in ogni giocata messa in campo. A riprova di tutto c’è il gol, arrivato al termine di un’azione strepitosa e concretizzata con una marcatura bellissima per freddezza davanti al portiere.
Dzeko 6.5: Si sacrifica per i compagni nel momento in cui la squadra resta in inferiorità numerica. Si va a prendere il pallone sulla trequarti e rientra spesso e volentieri in difesa per dare una mano. Peccato per il gol sciupato davanti a Musso nella ripresa. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta.
Perotti S.V: Qualche minuto per l’argentino.
Florenzi S.V: Entra per far rifiatare Zaniolo.
Cetin 6: Conferma quanto di buono si sia visto contro il Milan, anche se in maniera meno appariscente. Stavolta il turco non mette in mostra dribbling ma sostanza in mezzo alla difesa.
Fonseca 7.5: Chissà cosa avrà detto ai suoi negli spogliatoi. Fatto sta che la Roma, già ben messa in campo nel primo tempo, rientra sul terreno di gioco con la voglia di stravincere il match anche se sotto di un uomo. La squadra ha qualità, velocità e carattere e il merito del mister lusitano sta nell’aver trasformato possibili debolezze, come infortuni o decisioni arbitrali, in punti di forza. Ora, però, si torna subito al lavoro, perché sabato pomeriggio arriva il Napoli all’Olimpico.
Pagelle Udinese: Musso 6; Becao 4.5, Troost-Ekong 5, Samir 4; ter Avest 5, Sema 5, Mandragora 5, Jajalo 6, De Paul 4; Lasagna 5, Okaka 4.5.
Subentrati: Barak 4.5; Nestorovski 4.5; Pussetto S.V.
Allenatore: Igor Tudor 3.5.
Arbitro: Massimiliano Irrati 4.5. Il direttore di gara di Pistoia rischia di rovinare un match fino a quel momento ben arbitrato. Erano state corrette tutte le valutazioni precedenti, con i due rigori richiesti dall’Udinese giustamente non fischiati, così come il cartellino giallo tirato fuori ai danni di Mancini dopo due minuti di partita. Inesistente il fallo di Fazio ai danni di Okaka, poi sanzionato con il rosso diretto per chiara occasione da rete. Il VAR non ha considerato chiaro errore arbitrale la decisione di Irrati, confermandone la bontà. Il fischietto toscano ha applicato il regolamento in modo ineccepibile, se non fosse che il contrasto tra l’attaccante friulano e il difensore argentino era regolare.
Giusto, infine, concedere rigore alla Roma per fallo di mano di Becao. Il braccio del giocatore bianconero è largo.

Redazione

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