Google pagherà gli editori italiani: firmati i primi accordi per News Showcase

Google pagherà gli editori italiani: firmati i primi accordi per News Showcase

Google ha appena annunciato di aver siglato una serie di accordi di licenza con diversi editori, sia di portata nazionale che di carattere locale, per la pubblicazione dei contenuti migliori su Showcase, il prodotto che BigG ha varato lo scorso anno per offrire ai suoi utenti l’accesso ad alcuni contenuti giornalistici.

Chi sono i firmatari – Gli editori che hanno siglato l’accordo con Mountain View, su base individuale, sono per ora: RCS Media Group, Sole 24Ore, Gruppo Monrif, Caltagirone Editore, il Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet, Gruppo Corriere, Citynews e Varese web.

Gli accordi negli altri Paesi – Accordi che rappresentano un importante passo avanti nella relazione di Google con gli editori italiani, e che seguono quelli raggiunti nelle scorse settimane in altri Paesi: in Gran Bretagna Shocase è stato già lanciato e tra i partner ci sono Financial Times e Telegraph, così come in Francia dove tra gli altri hanno aderito Le Monde, Le Figaro, Liberation. Fuori dall’Europa accordi simili sono stati siglati da Google in Australia dove è stato raggiunto un accordo con NewsCorp, il gruppo di Rupert Murdoch che pubblica, tra gli altri, Wall Street Journale Times. Tra i primi giornali al mondo a firmare l’intesa, pochi mesi fa, c’erano anche Der Spiegel, Stern, Die Zeit in Germania, e Folha de Sao Paulo in Brasile.

Gli accordi con gli editori italiani per News Showcase tengono in considerazione i diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva europea sul copyright in relazione agli usi specifici online delle pubblicazioni giornalistiche (tali diritti non si applicano ai collegamenti ipertestuali e all’utilizzo di estratti molto brevi).

Cosa è Google News Showcase – Gli articoli selezionati dagli editori che hanno siglato l’accordo finiranno su Showcase, il nuovo programma di licenze annunciato da Google nel 2020, che offrirà ai lettori l’accesso a contenuti più approfonditi a fronte di una remunerazione per gli editori firmatari.

Manuela Rella

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