Serie A, le pagelle di SPAL-Roma

 Giallorossi senza mordente. I ferraresi hanno il merito di crederci e sfruttare le occasioni a loro disposizione. Al Paolo Mazza è 2-1, con il gol di Fares e i rigori di Perotti e Petagna. Rocchi e VAR disastrosi.
Motivazione.
Stasera ha vinto quella per la salvezza, mentre quella per entrare in Champions League sembra non bastare per dare tutto in campo.
La Roma perde anche il ritorno contro la SPAL, alla fine di una partita giocata a sprazzi, senza una chiara idea di gioco.
I padroni di casa sbloccano la contesa nel primo tempo grazie alla rete di Mohamed Fares.

Il francese sfrutta al meglio un cross dalla destra di Thiago Cionek e insacca di testa dopo aver preso il tempo su un dormiente Rick Karsdorp, non nuovo a questo tipo di indecisioni in area di rigore.
Poco dopo è Jasmin Kurtic a far tremare i tifosi romanisti, con un destro a giro che si spegne di poco sul fondo.
I giallorossi provano a scuotersi con Edin Dzeko, che inizia il suo personale duello con Emiliano Viviano. Il suo diagonale è preciso ma debole e il portiere biancazzurro para con le gambe.
Poi ci prova Stephan El Shaarawy, che aggancia bene in area di rigore il rinvio di Robin Olsen ma calcia largo.
Nella ripresa, Claudio Ranieri (all.re Roma) tenta di risvegliare i suoi con un doppio cambio: dentro Nicolò Zaniolo e Diego Perotti per Justin Kluivert ed El Shaarawy.
I capitolini sembrano più convinti e acciuffano la parità grazie al calcio di rigore concesso da Rocchi per atterramento di Dzeko in area.
Perotti si incarica della battuta e spiazza Viviano.
Sembra l’inizio di una nuova partita, ma l’illusione dura poco.
Il solito Fares imbuca Andrea Petagna in area di rigore. Juan Jesus lo anticipa all’ultimo secondo e l’ex Atalanta gli frana addosso inevitabilmente. Le immagini parlano chiaro, ma Rocchi è di diverso avviso e assegna il tiro dagli undici metri alla SPAL. Petagna calcia forte, Olsen intuisce ma non la prende. 2-1.
Nel finale Dzeko si costruisce un’azione da gol più che ghiotta. Il cigno di Sarajevo stoppa di petto la palla nei sedici metri, si smarca due giocatori e tira in diagonale, ma ancora una volta Viviano gli nega la gioia della marcatura.
Nel recupero Zaniolo mette al centro un pallone al veleno. Stavolta il portiere ferrarese è in ritardo, ma Dzeko non riesce a spizzarla a pochi centimetri dalla porta.
Allo Stadio Paolo Mazza è 2-1. La Spal si mette al sicuro, la Roma rischia di perdere l’ultimo treno per la Champions League.
Pagelle Roma:
Olsen 5.5: Non ha grosse responsabilità sui due gol, ma oggi lo svedese sembra partire sempre con un pizzico di ritardo sulle conclusioni avversarie.
Karsdorp 4: L’olandese, scelto all’ultimo secondo al posto di Santon, è fuori giri sin dall’inizio. Si lascia saltare con troppa facilità da Fares e buca clamorosamente l’intervento sul francese in occasione del gol, facendosi anticipare di testa. In avanti mette un solo cross buono in area avversaria.
Fazio 5.5: A differenza di altre volte, l’argentino non commette errori da mani nei capelli, ma la prestazione difensiva è ben al di sotto delle sue possibilità.
Marcano 5: Non inizia malissimo, ma peggiora con il passare dei minuti. Petagna comincia a puntarlo con più frequenza, riuscendo spesso a mettere l’ex Porto in difficoltà, come in occasione del rigore guadagnato dall’ex Atalanta. Il difensore, infatti, non si accorge dell’inserimento dell’avversario, costringendo Juan Jesus all’intervento punito, ingiustamente, con il tiro dagli 11 metri. L’impostazione è da brividi.
Juan Jesus 4.5: Aveva un compito, quello di fermare Lazzari. Peccato che gli sia riuscito davvero poche volte. Il nazionale azzurro riesce praticamente sempre ad arrivare sul fondo e a mettere il pallone in mezzo. In avanti non lo si vede mai. Anche quando deve coprire al centro, il brasiliano soffre la velocità degli avversari. Si ritrova coinvolto nell’episodio del rigore di Petagna. Il brasiliano anticipa l’attaccante ferrarese ma Rocchi lo punisce con il rigore.
Kluivert 5: L’olandese non incide in fase offensiva. Gli strappi visti contro l’Empoli sono un lontano ricordo e i difensori della Spal gli tolgono troppo agevolmente il pallone quando tenta, raramente, l’uno contro uno.
Nzonzi 5: Una lentezza imbarazzante. Il francese addormenta la manovra romanista quando ci sarebbe bisogno di accelerare. Controlla con un tocco di troppo il pallone prima di smistarlo e gli appoggi sono spesso imprecisi. Vince qualche duello di testa, ma è davvero poco incisivo.
Cristante 5: Non fa molto meglio del compagno di reparto. Di certo è più veloce nel far girare il pallone e più reattivo nei duelli fisici, ma la quantità di passaggi e controlli sbagliati è eccessiva.
El Shaarawy 5.5: Il Faraone non brilla come contro l’Empoli, ma un pochino di imprevedibilità la conferisce alla fase offensiva dei suoi. Al 37esimo si mette in proprio e crea la sua migliore occasione da gol, ma il pallone non prende il giro che avrebbe dovuto. Viene sostituito da Perotti ad inizio secondo tempo.
Dzeko 5.5: Nervoso come mai nella sua carriera a Roma finora. Il bosniaco se la prende con tutti, specie con arbitro e tifosi avversari, bissando l’episodio di Frosinone. La nota positiva, in una serata ancora senza gol, è il suo essere il più pericoloso dei suoi. Nel primo tempo batte un colpo nel finale con un diagonale sventato da Viviano. Nella ripresa fa meglio, guadagnandosi il rigore del momentaneo pareggio e creandosi la migliore occasione della partita, conclusasi con il miracolo del portiere avversario. Nel recupero manca il contatto con il pallone a pochi centimetri dalla porta.
Schick 5: Di buono c’è l’impegno, cosa che non abbiamo visto per larga parte della stagione. Il ceco corre, lotta e rientra quando serve, ma quelle giocate viste qualche anno fa alla Sampdoria sono ancora non pervenute. Gliene riesce una sola, con uno stop tra due avversari da capogiro. Peccato che rovini il tutto qualche istante dopo, servendo il pallone ad El Shaarawy in ritardo.
Perotti 6: Dal dischetto ritrova la sua mira infallibile, spiazzando Viviano e regalando alla Roma il momentaneo pareggio. Ci prova di più nell’uno contro uno, anche se non crea grandi occasioni da gol.
Zaniolo 6.5: L’impatto è dei migliori e la musica sulla destra cambia notevolmente. Suo il passaggio filtrante per Dzeko sull’azione del rigore e il cross nel finale che doveva solo essere spinto in porta. Ottimo anche l’apporto in fase di non possesso, con alcuni palloni recuperati sulla mediana. Gli spunti dell’ex Inter sono da preservare.
Santon s.v: Messo in campo al posto di Karsdorp nel finale, non riesce a fare molto.
Ranieri 5: Questa volta il messaggio non è passato. Il cuore messo in campo contro l’Empoli e che aveva salvato i giallorossi da un altro passo falso, stasera non si è visto. Il gioco, ovviamente, è ancora in fase sperimentale, anche perché si tratta della prima partita fatta interamente con il 4-4-2. Bisogna ritrovare spirito di squadra e compattezza difensiva al più presto e si spera che la sosta possa fare al caso del tecnico testaccino, per infondere al meglio le sue idee di gioco alla squadra. Alla ripresa ci sarà il Napoli all’Olimpico.
Pagelle SPAL: Viviano 6.5; Cionek 5.5, Vicari 6, Bonifazi 6; Lazzari 7, Murgia 6, Missiroli 6.5, Kurtic 6.5, Fares 7.5; Antenucci 5.5, Petagna 7.
Subentrati: Regini s.v; Schiattarella s.v; Simic s.v.
Allenatore: Leonardo Semplici 7.
Arbitro: Gianluca Rocchi 3. La gestione del match è disastrosa. Giusto concedere rigore alla Roma per atterramento di Dzeko in area. Sbagliato è il colore del cartellino di Cionek: doveva essere espulso in quanto il ferrarese non gioca la palla, interrompendo una chiara azione da gol. Clamorosa svista sul tiro dal dischetto assegnato alla SPAL. Juan Jesus recupera la posizione su Petagna, che frana sul difensore giallorosso. Sarebbe stato fallo in attacco. Rocchi concorda il penalty e il VAR conferma, sbagliando, la decisione del direttore di gara. Almeno due i calci d’angolo negati alla Roma per evidenti deviazioni di giocatori ferraresi. Inesistente l’ammonizione di Cristante per presunto fallo di ostruzione. Il centrocampista, infatti, è di spalle e Fares gli finisce addosso.

Redazione

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