Serie A, le pagelle di Roma-Parma

 De Rossi vince la sua ultima partita in maglia giallorossa. La sblocca il romano Pellegrini, la pareggia l’ex Gervinho e la risolve l’esperto di gol vittoria nelle partite d’addio: Perotti. Fischi e applausi per uno spento Dzeko alla sostituzione. Bene Jesus, decisivo Mirante. I crociati giocano non sfigurano, ma all’Olimpico è 2-1. Bene Mazzoleni alla sua ultima direzione in Serie A.
Tu chiamale se vuoi emozioni.
Sono tante quelle vissute stasera in uno Stadio Olimpico gremito in ogni ordine di posto. 60mila cuori giallorossi che hanno battuto per 18 anni all’unisono con quello di Daniele De Rossi, raffigurazione concreta del tifoso della Roma in campo.

Il capitano capitolino ha vinto la sua ultima partita giocata per una società alla quale ha dato tutto, per tutte le 616 volte in cui ha messo piede sul manto erboso per difendere i colori che ha sempre amato sin da bambino.
Di certo, il risultato ha aumentato la voglia di far festa e salutare al meglio l’ennesima bandiera del calcio italiano nata sotto l’effige della Lupa Capitolina.
Dopo un buon avvio del Parma, i padroni di casa hanno trovato il vantaggio grazie al tiro potente di Lorenzo Pellegrini, casualità romano e centrocampista, erede di De Rossi, insieme ad Alessandro Florenzi, del vessillo del romanismo più puro.
Il pareggio crociato arriva nella ripresa, con la rete dell’ex Gervinho che chiede scusa all’intero stadio per aver segnato.
Ma come due anni fa, quando ci si apprestava a salutare Francesco Totti e a pochi minuti dal fischio finale la Roma era ferma sul risultato di parità, a salvare la festa ci pensa Diego Perotti con un incornata di testa che lascia di sasso Pierluigi Frattali.
Il momento clou della serata, però, si è consumato poco prima dei due gol arrivati nel finale di gara, con l’uscita dal campo di De Rossi, sostituito da Cengiz Under. Un lungo abbraccio con tutti i giocatori in campo, arbitro compreso, in un tripudio di applausi. Così si è conclusa la carriera nella capitale di un campione assoluto, capace di far innamorare di questo sport e di questa squadra milioni di persone.
Allo Stadio Olimpico, tra lacrime e brividi subito dopo il triplice fischio, è 2-1. La Roma è ai preliminari di Europa League, con una stagione che partirà molto prima del previsto.
Pagelle Roma:
Mirante 6.5: Prodigioso su Gervinho nel primo tempo e decisivo in un altro paio di occasioni in tutta la partita. Sul gol non può nulla, ma resta una delle poche note positive di questo finale di stagione, in cui la Roma è rimasta imbattuta nelle ultime 9 partite giocate.
Florenzi 6.5: Una partita giocata su buoni ritmi, fatta di chiusure difensive precise e scorribande sulla destra. L’apice delle emozioni è stato toccato nel momento in cui De Rossi gli ha consegnato definitivamente la fascia. Ora tocca a te Alessandro, ma non pressiamolo troppo.
Fazio 6.5: Ottimo finale di campionato giocato dall’argentino, confermato ancor di più dalla prestazione più che sufficiente di stasera. Chiusure in tackle scivolato efficaci e buona gamba all’inseguimento dei veloci attaccanti avversari. Peccato per l’imbucata di Gervinho nel finale.
Juan Jesus 7: Partita di sostanza del brasiliano che vince anche alcuni duelli in velocità con una saetta come Gervinho, prendendosi l’ovazione dell’intero Olimpico.
Kolarov 6: Gioca per divertirsi.
De Rossi 10: Non è per la partita di stasera. È per la carriera, per l’amore dimostrato a questa città, a questi tifosi, a questa maglia. Un grazie non basterebbe per tutto quello che ha dato in campo per ben 616 volte. Onore a te Daniele.
Pellegrini 7: Bello, anzi bellissimo. Quasi un passaggio di consegne. Non tanto di fascia, ma di romanità e qualità a centrocampo. Non può che essere una meravigliosa coincidenza che sia lui a portare in vantaggio la squadra nel primo tempo.
El Shaarawy 6: Partita sotto i livelli delle uscite recenti, ma quello che resta è la sua costanza per una stagione intera, che lo corona come capocannoniere della Roma.
Pastore 6.5: Ci mette il piede in scivolata e ridà vita ad un’azione che sembrava persa, trasformandola in quella dell’1-0 di Pellegrini. Spunti e giocate interessanti le mette in mostra per tutti i 56 minuti in campo.
Perotti 7: Salve, mi chiamo Diego e sono specialista in salvataggio di feste d’addio. Come in Roma-Genoa di due anni fa, l’argentino segna e regala la vittoria in una partita dal significato più che speciale.
Dzeko 6: Ok, l’atteggiamento non è stato dei migliori. Qualche pallone malamente ciccato in area e passaggi imprecisi, ma i fischi per uno che di gol ne ha segnati tanti a Roma sono ingenerosi e ingiusti. Potrebbe essere stata la sua ultima partita in giallorosso. Grazie di tutto Edin.
Cristante 6: Fa densità a centrocampo.
Schick 5.5: Entra e non incide.
Under 6: Tocca pochi palloni, ma uno è d’oro ed è l’assist per Perotti.
Ranieri 9: Non è riuscito a portare la Roma in Champions League. Ma non gli si possono addossare colpe per questo. Il tecnico testaccino è tornato per amore della sua gente e della sua squadra del cuore. L’ha presa in uno stato disastrato e l’ha risollevata fino a sfiorare l’impresa di entrare nella massima competizione europea per club. Le sue lacrime, quando la Curva Sud e lo stadio intero gli dedicano i cori, sono l’effige del romanismo puro, schietto, di quello che solo i figli di Roma possono capire. A prescindere dalla classifica, grazie sir. Ranieri.
Pagelle Parma: Frattali 6.5; Iacoponi 6, Bruno Alves 6, Gagliolo 5.5, Gobbi 5.5; Kucka 5.5, Stulac 6, Dezi 6; Sprocati 6, Ceravolo 5, Gervinho 7.
Subentrati: Machin 6; Gazzola s.v; Diakhate s.v.
Allenatore: Roberto D’Aversa 6.
Arbitro: Paolo Silvio Mazzoleni 6.5. Dirige bene il suo ultimo match e usa il buon senso in molte occasioni, riducendo al minimo il numero di ammonizioni. Si lascia andare ad un lungo abbraccio con De Rossi al momento del cambio del capitano giallorosso e assegna due soli minuti di recupero per permettere l’inizio della festa per il numero 16 della Roma quanto prima.

Redazione

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